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Tu mi tradisci ed io lo condivido

Oggi il tradimento non si nasconde più, ma viene svelato dallo stesso che l’ha subito in modo plateale attraverso la vendetta della condivisione con gli altri

Molto tempo fa il tradimento era considerato uno di quei argomenti tabù su cui non si poteva proferire parola: una forma di vergogna che macchiava l’onore del mal capitato di turno, e che in alcuni paesini si pagava addirittura con la vita (i famosi delitti d’onore).

Oggi il cliché sembra essere cambiato, e se una volta si cercava di nascondere il tradimento tra le quattro mura, e si cercava in tutti i modi di non farlo venire a galla per non essere additati con aggettivi poco piacevoli, dando uno sguardo fugace alla realtà odierna ci si rende subito conto che non è più cosi. Nell’era dei social network il tradimento si condivide e si cerca di farlo nel modo più plateale possibile.

Una ragazza ha architettato la sua vendetta perfetta dopo aver scoperto che il suo ragazzo, il quale aveva lasciato inavvertitamente la sua pagina profilo aperta, la tradiva con una certa Kelsi di cui sconosceva l’esistenza. Superato il primo momento di sconforto non si è persa d’animo: ha preso carta e penna e gli ha iniziato a scrivere una lettera con tanto di caccia al tesoro, in cui gli elencava i diversi punti dov’era stata nascosta tutta la sua roba. I luoghi scelti non erano a caso, ma tra questi c’erano quello del loro primo bacio, della loro prima volta, del loro primo appuntamento. Nel frattempo anche l’altra ragazza era stata informata dei fatti attraverso l’invio di tutte le foto che ritraevano l’ex coppia insieme. La lettera è stata pubblicata e condivisa in tutta la rete e il post ha riscosso così tanto successo da assicurarsi degli emulatori.

A Siracusa invece una moglie ha scoperto per caso nel telefonino del marito delle foto che lo ritraevano in pose succinte in compagnia di un’altra donna. Anche in questo caso superato il trauma iniziale, la donna ha ben pensato di inviare le foto nella sua casella email, di stamparle e di tappezzare l’intera città per mostrare pubblicamente le fattezze del marito e quelle della sua amante, che non ha gradito lo sfregio. Colei che era stata complice del tradimento, mostrata in tutta la città così come mamma l’ha fatta, si è recata dai carabinieri per querelare la moglie del suo amante. Oltre il danno la beffa.

Il tradito si erge così a paladino difensore dell’onore, il quale medita una vendetta che possa accogliere consensi. Cosa avreste fatto voi al loro posto: le emulereste o preferireste adottare altre vie che non contemplano la vendetta?