Certi eventi sembrano frutto di immaginazione umana o di rielaborazione di fatti irreali che potrebbero o dovrebbero per certi aspetti trovare spazio solo nella fantascienza o nell’irrealtà.
Ma come accade oggigiorno, sempre più spesso strambi atteggiamenti danno vita ad inconsueti e alquanto esuberanti casi che colpiscono l’opinione pubblica per la loro stravaganza.
Spesso però non ci si accorge che dietro a questi esempi di esibizionismo si nasconde un sentimento davvero intenso che spinge un soggetto a mostrare a tutti ciò che realmente prova nel suo animo. E forse una tale emozione ha spinto una donna australiana a farsi immortalare mentre ha deciso di sposarsi con un ponte.
La novella sposa, Jodi Rose, si è unita al Pont du Diable, mentre si trovava in Francia in provincia di Ceret e ha sancito la sua unione con il maestoso monumento attraverso un grande cerchio, in simbolo di legame vero e concreto.
In questo modo, un sentimento unilaterale ha spinto la donna a sposare l’antico ponte in pietra, più vecchio di lei di soli 600 anni, l’unico che è riuscito a trasmetterle le vibrazioni giuste per la musica sperimentale creata da Jodi. La donna infatti dopo aver viaggiato per 10 anni alla ricerca di stimoli adeguati alle proprie composizioni, si è fermata sul Pont du Diable, con il quale ha dato vita ad un’unione spirituale.
La donna ha affermato che quel ponte la fa “sentire in contatto con la terra” e che è riuscito ad attirarla “a riposare dalle peregrinazioni nomadi senza fine”. In fondo, “lui è fisso, stabile, radicato a terra”, mentre lei è “nomade, transitoria, sempre sulla strada”. E per questo, lui le “dà rifugio sicuro”, riportandola a terra e lasciandola andare di nuovo per seguire la propria strada, senza trattenerla. Presa la sua decisione, Jodi ha indossato un abito bianco, con velo e bouquet, ha invitato una dozzina di persone e testimoni e, con l’autorizzazione del sindaco ha firmato i documenti che attestano la validità di questo matrimonio
Dopo aver ascoltato la storia di questo strano matrimonio, c’è chi ha parlato di sindrome di oggettofilia e chi invece ha creduto nelle buone intenzioni della giovane australiana, pronta a legarsi ufficialmente ad un freddo monumento senza indugiare un solo istante.
E mentre chi ancora resta scettico sulla veridicità del sentimento provato non riesce a trovare una spiegazione alla strana vicenda, chi invece crede nel vero amore si sofferma a riflettere sulla sensibilità di questa donna.