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Come chiamare un figlio: i nomi proibiti alla coppia

La scelta del nome per vostro figlio vi crea o vi ha creato problemi di coppia e di famiglia? Basta pensieri, arrivano i nomi proibiti da non poter usare

Quando si decide di mettere al mondo un figlio possono sorgere dei problemi all’interno della coppia che, nella maggior parte dei casi, entra in crisi per un nonnulla.

Tra le altre cose, uno degli aspetti che provoca maggiore attrito tra i membri della coppia è la scelta del nome del futuro nascituro, spesso dibattuto a causa delle scelte personali dei genitori o, altre volte, per il rispetto nei confronti delle famiglie di entrambi.

Il nome della nonna o del nonno, infatti può generare incomprensioni e a volte sfociare in veri e propri litigi, poiché o in disuso o non coincidente con i gusti di uno dei due futuri genitori o, ancora, perché non si riesce a mettere da parte l’orgoglio.

In soccorso a questi conflitti familiari arriva la legge che prescrive determinate linee guida da seguire in casi come questi. Alcuni nomi, infatti sono reputati proibiti dal diritto che cerca di tutelare i futuri nascituri. In tutti i paesi del mondo certi nomi propri sono vietati dalla legge, stabilendo i cosiddetti “divieti anagrafici”, reputati plagio di altri nomi o copie non autorizzate.

Ed è vero infatti che i giudici possono intervenire nel caso in cui il nome crei al bambino insicurezza e problemi nella vita di tutti i giorni, respingendo la richiesta di registrazione avanzata dai genitori. In Nuova Zelanda, la legge giustifica questo aspetto, affermando di essere autorizzata a vietare i nomi che potrebbero risultare offensivi per la singola persona; mentre in Norvegia i nomi proibiti sono quelli ispirati a parolacce, malattie o ai tabù.

Tale fenomeno giuridico appare più accentuato nelle zone orientali, dove le liste di nomi vietati si presenta alquanto più lunga rispetto a quella stilata dai paesi occidentali. Questo non vuol dire però che in Occidente ci sia più tolleranza, ma solo che si dia meno importanza alla tradizione, ammettendo delle novità. In Cina, Malesia, Giappone invece, la cultura d’origine acquista maggiore significato, condizionando le azioni di molti soggetti.

E allora a tutti quei genitori già in crisi per la nascita di un figlio è rivolto un caro in bocca al lupo e un avvertimento nel fare attenzione alla scelta del nome.