Sapete qual è il modo per poter bere gratis?
A quanto sembra quello di baciare dei perfetti sconosciuti. È una nuova moda questa, che arriva direttamente dagli college americani, il cui slogan è “Lemon Party”, e che sembra aver conquistato anche i giovani dell’Italia, dato che non poco tempo fa è stata organizzata una serata a tema proprio all’interno di una discoteca alla periferia di Pavia.
Ma cosa prevedeva il regolamento della festa? Semplice: a tutti gli uomini era stato consegnato un adesivo a forma di limone. Le donne dovevano baciare quanti più maschietti possibili in modo da farsi consegnare il tagliandino. Colei che riusciva a raccoglierne tre, poteva poi prensentarsi al bancone del bar per richiedere il drink completamente gratuito.
Tutte le ragazze che invece riuscivano ad accumulare 15 limoni, avevano diritto addirittura ad un’intera brocca di cocktail alcolico gratis, inoltre era possibile usufruire di un bonus di 10 limoni baciando i ragazzi immagine del locale.
Ovviamente l’evento ha scatenato il dissenso generale. Il primo a scagliarsi contro è stato lo psicologo della Casa del Giovane di Pavia, Simone Feder, il quale quotidianamente lotta in prima linea contro l’abuso di alcool e droghe da parte degli adolescenti, e che durante un’intervista si è cosi espresso: «Abbiamo bisogno di questo? Proprio l’altro giorno due diciassettenni mi hanno chiesto aiuto perché sono alcolizzati. Non bevono consapevolmente, ma ingoiano la loro sofferenza. Una proposta del genere non può far altro che rovinare i nostri giovani. È pura mercificazione del corpo».
In effetti come dargli torto: i giovani sono facilmente plasmabili, seguono le mode credendo che una cosa sia giusta, e commettono certe azioni con assoluta irrazionalità. Incentivare certe situazioni non è certo d’aiuto, soprattutto in un periodo come questo, fatto di pochi punti fermi. È giusto però che durante il loro cammino di crescita commettano degli sbagli, in modo da poter imparare dai propri errori, ma è questo il modo giusto?
Cosa ne pensate? È giusto che ognuno possa divertirsi nel modo che più gli aggrada o a tutto c’è un limite?