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Corteggiamento 2.0 e selfie piccanti: cos’è cambiato?

La condivisione e l’invio continuo di selfie ha dato vita ad una mania che in qualche modo incrina i rapporti con le persone e il corteggiamento. Ma perché?

L’avvento della parola selfie all’interno del linguaggio comune, ha portato ad un crescente aumento di persone che quotidianamente si auto-scattano decine di foto alcune delle quali vengono condivise all’interno dei social network, mentre altre vengono inviate a dei fortunati destinatari.

Ma cos’è cambiato? Oggi si ha un bisogno costante di apparire a cui corrisponde una ricerca di maggiore sicurezza: paradossalmente infatti, le persone sono diventate più insicure e chiedono approvazione attraverso like e commenti da parte dei loro follower. Sulla base di questi si erge l’autostima di una persona: in realtà si è costantemente sotto i riflettori e sotto il giudizio altrui, e questo più che fortificare rende più vulnerabili.

Questo atteggiamento ha mutato anche il modo di corteggiare: una volta infatti per conoscere una persona la si incontrava e prima di scoprire centimetri della sua pelle o particolari indiscreti passava del tempo. Adesso invece è tutto molto semplificato in quanto la tecnologia ha tirato giù le barriere del senso del pudore, e di conseguenza l’invio o la visione di immagini piccanti è continua.

Il virtuale infatti permette la creazione di un’immagine che corrisponde a quella che noi vorremmo dare, ma che in alcuni casi però non corrisponde a quella reale. Questo spiega il perché alcuni degli incontri si rivelano deludenti. I pc, gli smartphone oggi, permettono di creare un muro dove ognuno si sente più sicuro e audace, ma alcune volte quello che si dimostra essere un grande corteggiatore virtuale nella vita quotidiana è l’esatto opposto. In altri casi invece si tratta di persone insoddisfatte della propria esistenza, che per dare un po’ di brio alla propria vita si tramutano in qualcuno che non li rappresenta davvero.

Occorre scindere virtuale e reale e non basare la propria esistenza solo sul primo: inviare selfie piccanti come unica forma di conquista, o evitare il contatto reale per evitare che l’immagine costruita possa essere distrutta, crea solo solitudine.

Le relazioni virtuali vanno bene, ma non devono essere le uniche. Pensate che questo sia uno specchio della realtà odierna oppure no?