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Iran, “Lady Goal”: il marito vieta alla moglie di viaggiare

Il marito di Niloufar Ardalan, soprannominata “Lady Goal” ha proibito alla propria moglie di disputare una partita di calcio appellandosi alla Shari’a islamica

Il calcio è una sfera ancora prettamente maschile, nonostante le diverse vittorie e i successi ottenuti dalle varie squadre femminili dislocate nel mondo. Il problema si accentua maggiormente se parliamo di un paese come l’Iran: qui il marito della capitana della nazione iraniana femminile di calcio, ha vietato alla propria moglie, soprannominata “Lady Goal”, di disputare un incontro.

In difesa della donna, il cui vero nome è Niloufar Ardalan, è intervenuto immediatamente il web: sui social infatti sono iniziate a circolare immagini di tutti quei mariti che al contrario dichiarano il loro impegno nella difesa dell’uguaglianza tra sessi nell’Islam.

È cosi all’interno della versione in lingua persiana di Facebook, migliaia di utenti hanno iniziato a postare foto di uomini iraniani che prendono le distanza da quanto preteso dal loro connazionale, il quale seguendo quanto voluto dalla Shari’a islamica, ha proibito alla propria consorte, calciatrice di successo, di rappresentare il suo Paese in occasione di una partita di calcio femminile, cosi come riportato dalla BBC.

Lady Goal, doveva infatti giocare per il suo Paese in una partita che avrebbe dovuto avere luogo in Malesia, ma cosi come premesso, non ha potuto partecipare a questo incontro in quanto, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla stessa ai vari media iraniani, il suo sposo non le ha voluto dare il permesso per viaggiare. In base infatti a quanto contenuto all’interno del contratto di matrimonio standard iraniano, un marito è libero di vietare alla propria moglie di effettuare dei viaggi all’estero rispetto a quella che è loro residenza. Nel caso specifico inoltre, sempre l’uomo può decidere se la propria consorte può recarsi a lavoro oppure no.

Ardalan ha raccontato che il marito, noto giornalista sportivo di nome Mehdi Toutounchi, ha giustificato la sua decisione affermando di volere che la moglie fosse “presente per il primo giorno a scuola del loro figlio”. Sarà davvero cosi?

In verità gli uomini possono scegliere se applicare le disposizione, come quelle elencate, al contratto di matrimonio: facendolo ovviamente non lasciano alla donna facoltà di scelta. Per fortuna esistono uomini iraniani che non la pensano allo stesso modo e che sostengono al contrario del marito di Ardalan, la parità di genere.

Qual è il vostro parere in merito a questa vicenda?