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Donne e uomini a confronto: addio parità dei sessi

Che la donna abbia raggiunto posizioni privilegiate nel mondo lavorativo e non solo è un dato di fatto: è giusto allora parlare ancora di parità di sessi?

Da qualche anno ormai la donna ha raggiunto l’uomo in molti settori della vita quotidiana, riuscendo a detenere il primato in molti di essi e a volte anche a rivestire ruoli più importanti.

L’evoluzione di tale fenomeno ha avuto esiti non sempre positivi, visto che da un po’ di tempo la sua ascesa ha subito un arresto quasi immediato, diventando quasi un dato scontato e convenzionale. Non si può nascondere infatti che la donna ha ottenuto la parità in molti campi, mentre tenta ancora di raggiungere altre vette; ma è altrettanto vero che la grinta mostrata in passato sembra essersi affievolita, sovrastata dall’abitudine.

Anche se, in realtà, la forza delle donne non può essere soppiantata molto facilmente, è evidente che ha perso la sua originaria vitalità, a causa dell’assunzione della parità quale dato di fatto, accettato convenzionalmente dalle società più evolute.

E mentre ancora ci sono popoli femminili che continuano a lottare strenuamente per la rivendicazione dei loro diritti, c’è chi invece si gode il suo successo ottenuto da tempo, senza accorgersi di star diventando simile all’uomo e di star perdendo la giusta carica utile a migliorare di giorno in giorno il proprio status.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’American Sociological Association, David Pedullà e Sarah Thébaud, basato sui diversi ideali e sui vincoli istituzionali tra uomo e donna, ha dimostrato che esiste ormai da tempo la donna si è adeguata alla sua nuova posizione sociale.

Dopo aver intervistato soggetti di età e di status sociale differenti e dopo aver messo a confronto donne e uomini, gli studiosi hanno compreso che il popolo femminile è ancora sensibile alla parità tra i sessi, ma che è quello maschile che oggi più di prima vuole rimuovere le barriere istituzionali e sociali tra i due generi.

I ricercatori hanno evidenziato inoltre che entrambi vorrebbero un rapporto maggiormente equilibrato, ma che rispetto a prima, questo aspetto non appare più quale esigenza da soddisfare, ma piuttosto come un dato da accettare all’interno della relazione sentimentale.

Accanto a questi esiti, lo studio ha sottolineato e confermato che, comunque sia, il ruolo occupato nella società è direttamente proporzionale al valore che il singolo soggetto attribuisce alla propria parità e che questo influenza la nuova tendenza a sminuire la rivendicazione dell’uguaglianza tra i sessi.

Ciò dovrebbe fare riflettere e spingersi a chiedere se è vero che la donna abbia raggiunto il suo obiettivo o viceversa qualcosa deve ancora accadere.