Si ritorna a parlare di Mara Venier, noto e affascinante volto della televisione e del cinema italiano che rivolge un grazie pubblico al marito Nicola.
Reduce del periodo depressivo, Mara è ora pronta a ricominciare, sottolineando l’importanza della presenza di un compagno davvero affettuoso e premuroso che è riuscito a prendere le redini della sua vita e del loro rapporto di coppia e a gestirle senza timore alcuno.
Questa volta, infatti, a salvarla è stato proprio l’amore e il sentimento con i quali il suo nuovo compagno di vita si è preso cura di lei, salvandola dalla dipendenza ai maghi e ai cartomanti e aprendole la mente e gli occhi verso le cose vere che la vita offre loro ogni giorno.
Come la stessa Mara ha confessato, sin dal 2000, si è lasciata travolgere dalla voglia di conoscere il suo futuro e di uscire da quel tunnel la cui fine non si vedeva e che la tormentava giorno e notte. “Lo confesso, devo ringraziare Nicola, perché ero dipendente dalle cartomanti e dai tarocchi e chiedevo solo una cosa: l’amore”.
Quando il suo attuale marito è arrivato, però, Mara ha riscoperto la voglia di vivere, ma soprattutto la speranza di aver trovato davvero la sua anima gemella, che fosse riuscita a stregarla veramente, soddisfacendola.
Con i suoi modi concreti e diretti, infatti, Nicola Carraro le ha donato affetto, amore, ma soprattutto la protezione di cui lei aveva bisogno, riuscendo a farla stare bene. Quel periodo è ormai passato, anche se i segni restano, così come resta la relazione solida tra questi due maturi partner che sanno godersi le meraviglie della vita di coppia.
Ora lei ne parla come se nulla fosse successo, ma lo fa convinta di poter lanciare un messaggio concreto, consigliando a tutte le coppie di affrontare qualunque problema insieme, senza ricorrere a subdoli espedienti esterni che, se possono sembrare temporanei palliativi, non riusciranno mai a curare la crisi né tantomeno sostituire il sentimento che può dare un partner.
Un modello da seguire se si vuole, ma soprattutto un esempio che deve far riflettere sulla nocività di certe scelte.