Vi siete mai chiesti come saranno gli uomini e le donne che popoleranno il nostro pianeta fra tantissimi anni?
È quello che ha cercato di scoprire uno scienziato, Matthew Skinner, tracciando un ipotetico identikit del genere umano che abiterà la Terra tra tremila anni.
Saranno alti o bassi? Magri o grassi? Secondo il paleoantropologo tutto dipenderà dalla tipologia di habitat in cui sceglieranno di vivere. In base alle varie teorie ipotizzate nel caso in cui venga scelto un ambiente prettamente acquatico, gli uomini e donne del 5000 svilupperanno delle mani e dei piedi palmati e addirittura una terza palpebra trasparente che proteggerà ulteriormente l’occhio, conferendogli un’idratazione continua senza ridurne la visibilità.
Ma Skinner guarda anche allo spazio: dato infatti che uno degli obiettivi dell’uomo odierno è quello di scoprire nuovi pianeti con caratteristiche affini al nostro per poterlo abitare, nel caso in cui questo preveda una sorta di colonizzazione con frequenti viaggi spaziali, occorrerà modificare le abitudini alimentari consumando dei micropasti, addirittura in pillole, che si andranno a sostituire ai cibi normali. Questo comporterà un rimpicciolimento dei denti e della mascella, in quanto non verrebbero più utilizzati con la stessa frequenza.
E se si dovesse far fronte ad una nuova era glaciale? In questo caso per adattarsi alle bassissime temperature la pelle di uomini e donne diventerebbe più chiara, con un crescente infoltimento di capelli e peli cosi da poter proteggere il corpo dal freddo pungente.
Le ipotesi avanzate da Matthew Skinner potrebbero far storcere il naso ma in fin dei conti storia e scienza ci insegnano come tutto sia possibile: in qualunque luogo uomini e donne sceglieranno di abitare, troveranno comunque sempre un modo per adattarsi cosi da portare avanti la razza, sopravvivendo ai diversi mutamenti climatici e atmosferici. Cosa che del resto si verifica anche nei nostri giorni.
E voi come immaginate gli uomini e le donne tra tremila anni?