Il viaggio rappresenta un’occasione di cambiamento sotto diversi punti di vista, sia in senso positivo che in quello negativo.
Possono essere molteplici gli svantaggi se considerate che viaggiare significa spesso adattarsi a nuovi contesti, accettare nuove culture e mutare le proprie abitudini quotidiane. Se viceversa siete tra coloro che amano viaggiare e che pur di farlo metterebbero in gioco ogni loro possibilità, allora date importanza ai vantaggi che questa forma di svago o, per alcuni anche questo stile di vita, può offrirvi.
Viaggiando potrete conoscere nuove persone o condividere il viaggio con chi vi attrae e allo stesso tempo potrete trovare quel tempo da dedicare a voi che ormai da tanto ricercate. Proprio per questo la meta è importante e deve soddisfare le esigenze e i bisogni di tutti i partecipanti e stimolare in loro la voglia di ritornare a farlo.
Nel supportare chi viaggia, però, sembra che la scienza sia dalla parte degli amanti del mare e cerca di farlo piacere anche a chi preferisce altri luoghi. Secondo gli ultimi studi, infatti, l’acqua e la sua vicinanza stimola il cervello e rende felici e sereni.
Dopo dieci lunghi anni di studio, sono moltissimi i ricercatori che sostengono l’esistenza di benefici legati all’acqua e che, secondo quanto confermato dall’autore Wallace J. Nichols nel suo libro “Blu Mind”, rilasci delle sostanze chimiche capaci di indurre il buon umore e il senso di tranquillità a chi sta vicino al mare.
Tra queste sostanze, la dopamina, la serotonina e l’ossitocina sono le responsabili di un atteggiamento più positivo che permette di relazionarsi in modo disteso con le persone con cui si entra in contatto.
Secondo vari studi e diverse ricerche, condotti in vari punti del pianeta, il mare e l’acqua in genere stimola la tranquillità già dal suo colore blu, considerato rilassante e riflessivo.
Questo atteggiamento sarebbe collegato anche alla durata della vicinanza con l’acqua, visto che a livello di subconscio, basta anche solo osservare un paesaggio marittimo per attivare le parti del nostro cervello associate alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi felici.
Allo stesso tempo, Wallace sottolinea la forza che l’acqua ha di ringiovanire le menti stanche, riprendendo quanto affermato da uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology, che ha dimostrato come la vicinanza all’acqua permetteva a diversi studenti di concentrarsi rispetto a chi ne manteneva le distanze. Tutto questo sarebbe confermato, inoltre, dal fatto che è proprio l’acqua a riportare l’uomo al proprio stato naturale, visto che dall’acqua nasce e per il 75% di acqua è composto.
Questi studi non devono essere presi alla leggera, ma dovrebbero stimolarvi a prendere la palla in balzo e a cogliere l’occasione per organizzare una gita romantica in un luogo costiero o lagunare o un semplice ma intenso appuntamento da condividere insieme alla persona che vi fa battere il cuore.
Cosa aspettate, siete pronti?