La relazione di coppia è simile al rapporto che lega un figlio alla propria madre e che permette ad entrambi di provare qualcosa che in altri casi non si proverebbe così facilmente.
Ad affermarlo è stato l’Istituto Max Planck di Tubinga che ha dimostrato la simiglianza tra amore di coppia e amore materno, considerandoli entrambi legami forti e capaci di coinvolgere le stesse aree celebrali. In questo modo, le emozioni provate sono simili e appaiono condizionanti a tal punto da presentare gli stessi atteggiamenti che una madre rivolge a suo figlio.
Secondo la scienza, infatti, ognuno dei soggetti coinvolto nelle due relazioni sente il bisogno dell’altro e, così come accade in un rapporto genitoriale, è indotto dal proprio cervello ad avvicinarsi sempre di più e a riversare l’affetto e l’attenzione a chi gli sta accanto.
Questo spiegherebbe tutti i comportamenti morbosi di certe relazioni sentimentali che appaiono simili a quelli rivolti dalla madre ai propri figli e che giustificherebbero la voglia di protezione e di intimità sentite spesso da un partner nei confronti dell’altro. Questa scoperta afferma quindi la superiorità della mente sul cuore, anche se si sa bene quanto contano le singole sensazioni e quanto questi risultati possono cambiare da soggetto a soggetto.
Ogni storia d’amore è unica, ma a ben guardare in ognuna qualche reminiscenza materna è presente, anche nei casi più estremi e meno sospettabili.
Trovi riscontro in quanto rivelato in questo studio scientifico?