Il codice morale e i costumi sono cambiati in tutto il mondo diventando sempre più corti..i costumi.
Ma c’è ancora qualche dirigente scolastico che non transige e applica le regole fino in fondo.
È successo nel Montana, in America, la patria della democrazia, della libertà e dello scollo all’americana. Una giovane studentessa iscritta all’Helena High School non appena messo piede a scuola è stata gentilmente rispedita a casa dal preside del suo istituto per non aver rispettato il “dress code”, il codice di abbigliamento per dirla in italiano, della scuola.
Il “vilipendio” commesso dalla signorina sarebbe stato quello di non aver indossato il reggiseno sotto la maglietta e di aver quindi turbato qualcuno e a nulla sono valse le vibrate proteste della giovinetta che ha tentato in tutti i modi di convincere il dirigente scolastico che una maglia con spalla scivolata non solo non può essere indossata con la biancheria, ma in più non è assolutamente da considerarsi inadeguata per i locali scolastici.
A dimostrazione di ciò ha voluto chiedere conferma delle sue convinzioni al popolo della rete condividendo sui social un selfie che la ritraeva proprio con il corpo del reato indosso (o forse no?), esternando che non v’era nulla di inappropriato nel suo abbigliamento. Tanto più che accorgersi che era senza reggiseno era un’impresa piuttosto ardua. “Non ho indossato nulla che andasse contro il codice di abbigliamento scolastico” ha tuonato.
Inutile dire che la pagina “No bra, no problem” è stata tra le più condivise del momento.
E voi cosa ne pensate? È più giusto tutelare la libertà di abbigliamento del singolo o evitare lo sconcerto che negli altri ciò può provocare?