L’eterno dilemma delle donne “lavoro o famiglia” non sembra essersi mai risolto e anzi è di nuovo salito alla ribalta a seguito della promozione del “Fertility Day” che ha fatto molto discutere il popolo della rete e non solo.
Arriva infatti dall’America la teoria di Bruce Hurtwitz, recruiter e specialista in risorse umane che afferma per le donne in cerca di lavoro un anello di fidanzamento, soprattutto se evidentemente costoso potrebbe essere un problema. Durante un colloquio, oltre alle basilari competenze del candidato vengono analizzati diversi aspetti, come quello fisico, estetico e persino lo stato civile discriminante.
Infatti, dice Bruce Hurtwitz, una donna che mostra un anello di fidanzamento costoso darebbe il messaggio di essere “high-maintenance”, ovvero “costosa da mantenere” rispetto ad una donna che indossa un anello meno costoso, gli uomini infatti vedrebbero l’anello di fidanzamento solo come pegno di una promessa e al momento della scelta opterebbero per l’articolo meno costo appartenente allo standard della fidanzata, ecco perché il binomio anello costoso = donna “costosa da mantenere”.
Inoltre un anello particolamente vistoso sarebbe anche motivo d’invidia per le colleghe che come dice i dottor Hurtwitz si sono accontentate di una pietruzza. Oltre a ciò è facile pensare che una donna fidanzata sia più costosa di una donna single o di una sposata questo in termini di permessi pre-matrimoniali, ferie, congedo matrimoniale e maternità.
È infatti molto probabile che una donna fidanzata prima o poi pensi al matrimonio e subito dopo aver compiuto il grande passo decida di allargare la famiglia pensando ai figli …sempre che prima abbia finalmente trovato lavoro.
È possibile per le donne in carriera aspirare ad un trattamento paritario con gli uomini o l’annosa scelta famiglia – lavoro sarà per sempre un dilemma insoluto?