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Mentire all’amante è reato. Condannato finto scapolo.

I giudici hanno confermato che mentire all’amante al fine di procurare a sé un vantaggio o di recare ad altri un danno è reato.

Pure di stare con l’amante, le mentiva da tempo facendole credere di aver divorziato con la moglie. In realtà le cose non stavano realmente così. Anzi i due coniugi erano pure in attesa di un figlio.

Fin qui nulla di eclatante, ai giorni d’oggi se ne sentono davvero di tutti i colori…

Ma le circostanze si sono protatte così a lungo, tanto da arrivare al punto che i due amanti decisero di sposarsi. Frequentarono quindi un corso prematrimonale a Milano e lui mentì addirittura al parroco rassicurandolo del fatto che il precedente matrimonio era stato annullato religiosamente dal Tribunale della Sacra Rota.

Il giorno delle nuove nozze stava per avvicinarsi, anche le partecipazioni erano pronte, ma la futura sposa (che nel frattempo aveva scoperto di essere incinta) si è insospettita a causa dei continui ritardi di lui nel presentare i documenti del divorzio.

Ed ecco che tutti i nodi vennero al pettine…

Il caso è finito immediatamente in tribunale e, con la sentenza n. 34800/2016, i giudici hanno confermato che si è trattato di sostituzione di persona e reati di falso, e non di tentata bigamia, al fine di “procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno”.

Quindi attenzione: da adesso mentire all’amante è reato.