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Corte Strasburgo: niente figli surrogati in assenza di legame biologico

La Corte Europea per i diritti dell’uomo si è espressa con una sentenza senza precedenti su un delicato caso di madre surrogata che vede coinvolti due italiani

Una sentenza senza precedenti della Corte Europea per i diritti dell’uomo ha stabilito che è possibile togliere l’affidamento di un bambino nato da madre surrogata alla coppia che lo alleva se non vi sono legami biologici e se il tempo del rapporto famigliare è di breve durata.

Il caso vede coinvolta una coppia molisana, composta da Donatina Paradiso e Giovanni Campanelli, che si era rivolta all’organismo di Strasburgo con la speranza di ottenere la revoca di una decisione presa dall’Italia sei anni fa, che però non ha avuto l’esito voluto.

Nel 2006 la coppia aveva chiesto ed ottenuto l’autorizzazione per adottare dei bambini, che però non sono mai arrivati. Cosi Donatina e Giovanni hanno deciso di recarsi in Russia per avere un figlio tramite una madre surrogata, la quale il 27 febbraio 2011 ha dato alla luce il loro bambino, a seguito la donazione del seme da parte dell’uomo. Se per le autorità russe era tutto in regola, lo stesso non si può dire per l’Italia.

Sul certificato di nascita emesso ovviamente in Russia sono stati riconosciuti in Donatina Paradiso e Giovanni Campanelli rispettivamente la madre e il padre del bambino. Ma il Consolato italiano presente a Mosca ha fatto presente alle autorità in Italia di come le informazioni presenti sul documento fossero inesatte.

Il bambino è stato cosi posto a tutela e soggetto all’esame del DNA, i cui risultati hanno evidenziato la mancanza di legame biologico tra i genitori e il piccolo, dichiarato disponibile per l’adozione. La coppia è stata cosi accusata per false informazioni e violazione delle regole sul trasferimento di minori.  
 
Questo quanto affermato all’interno della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo «nonostante l’esistenza di un progetto parentale e la la qualità dei legami affettivi, vista l’assenza di qualsiasi legame biologico tra il bambino e la coppia, la breve durata del loro rapporto con il bambino e l’incertezza dei legami tra di loro dal punto di vista legale, una vita familiare non esisteva tra le ricorrenti e il bambino». La Corte di Strasburgo, conferma quindi quanto deciso dall’Italia, ossia che la separazione del bambino dalla coppia non comporta alcuna conseguenza per lo stesso che non soffrirà per l’affidamento ad altri.

Questa sentenza scrive una nuova pagina giuridica per la gestione di casi di analoghi anche per tutti gli altri Paesi che non hanno una legislazione nazionale chiara in materia.