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Trento: riconosciuta paternità per due uomini con figli nati da utero in affitto

La Corte d’Appello di Trento riconosce la genitorialità di due uomini i quali sono diventati padri di due figli negli Stati Uniti grazie all’utero in affitto

È stata riconosciuta per la prima volta in Italia la paternità a due uomini i quali hanno avuto due figli negli Stati Uniti per via dell’utero in affitto.

Secondo la Corte d’Appello di Trento, che ha approvato il riconoscimento giuridico tramite un’ordinanza, “l’insussistenza di un legame genetico tra i minori e il padre non è di ostacolo al riconoscimento di efficacia giuridica al provvedimento straniero: si deve infatti escludere che nel nostro ordinamento vi sia un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato; all’opposto deve essere considerata l’importanza assunta a livello normativo dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato; la favorevole – considerazione da parte dell’ordinamento al progetto di formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli anche indipendentemente dal dato genetico, con la regolamentazione dell’istituto dell’adozione; la possibile assenza di relazione biologica con uno dei genitori (nella specie il padre) per i figli nati da tecniche di fecondazione eterologa consentite“.

Per la prima volta dunque un giudice di merito applica, in una coppia di due padri, i principi enunciati dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 19599/2016, in tema di trascrizione dell’atto di nascita straniero recante l’indicazione di due genitori dello stesso sesso.