Arrestati e picchiati selvaggiamente solo perché omosessuali: è quanto successo in Cecenia, in un centro di prigionia ad Argun, un’ex caserma a pochi chilometri dalla capitale Grozny, la cui esistenza però sarebbe stata smentita dalle autorità cecene.
Associazioni, esponenti della politica e la Farnesina chiedono maggiori chiarimenti sui luoghi in cui sarebbero avvenute queste atroci torture.
Il quotidiano russo Novaya Gazeta ha rilanciato la notizia, che era stata fatta passare come una bufala, e ha aperto una hot line con gli attivisti del gruppo pietroburhese “Rete LGBT”, raccogliendo varie testimonianze e racconti su persone che hanno perso la vita o sono dovute figgire a causa del loro orientamento sessuale.