Le forze dell’ordine di Latina hanno arrestato due donne coinvolte nella compravendita di una bambina.
Le accusate sono una romena di 24 anni, ovvero la madre disposta a vendere la propria figlia per 20 mila euro, e l’acquirente italiana di 35 anni, Francesca Zorzo, moglie di un detenuto e madre di un altro bambino. Quest’ultima fingeva la gravidanza grazie ad una pancia artificiale acquistata su Internet.
La Zorzo si era recata all’Ufficio anagrafe per chiedere un appuntamento per registrare una presunta nipotina nata in casa. Tuttavia quando la donna ha visto che la neonata che aveva “comprato” era mulatta ha rifiutato l’affare, non sapendo come giustificare poi il colore della pelle ad amici e parenti.
Uno dei funzionari dell’Ufficio però si sarebbe insospettito a causa dei continui rimandi degli appuntamenti fissati da Francesca, la quale è stata così segnalata alla magistratura.
Oltre alle donne sono stati fermati anche due uomini, colui che ha ricoperto il ruolo da mediatore, Youssef Berrzzouk, e il padre della neonata, un richiedente asilo proveniente dal Mali.
E per quanto riguarda la piccola? Gli inquirenti tranquillizzano tutti dicendo che la bambina gode di ottima salute, e ora si trova in una casa-famiglia.