Benedetta Visconti, una donna di sessant’anni di Legnano, ha deciso di donare il 60% del suo fegato alla figlia Barbara, di 37 anni, affetta da una gravissima insufficienza epatica.
La sua richiesta ha lasciato tutti senza parole, ma Benedetta è spinta da una forza ben più grande, quella dell’amore di una madre per una figlia senza la quale, così come lei stessa afferma, non potrebbe vivere.
Ovviamente i rischi ci sono e la componente psicologica non è da sottovalutare: proprie per queste ragioni prima di procedere occorre avere il consenso di un giudice.
Due équipe hanno eseguito con contemporaneamente gli interventi di prelievo e di trapianto. Quattro ore di sala operatoria sono servite per la madre e otto per la figlia che non voleva il sacrificio della madre che commenta così: «Me l’ha tenuto nascosto fino alla fine: tutti gli esami per capire la compatibilità immunologica e morfologica li ha eseguiti di nascosto. Senza mai dirmi nulla. L’ha voluto fare perché io ero in lista d’attesa per un trapianto da cadavere, ma mi sono aggravata a tal punto da rischiare la vita. Me l’ha ridata lei, per la seconda volta».