Esattamente tre anni fa è stata l’estate del Ice Bucket Challenge: personaggi noti al grande pubblico e perfetti sconosciuti che ricevevano o si infliggevano delle secchiate di acqua gelida.
Lo scopo? Raccogliere dei fondi per la ricerca sulle malattie neurodegenerative. Ma a distanza di anni, l’ideatore dell’ Ice Bucket Challenge, Pete Frates, è in difficoltà economiche per le cure costose di cui necessità.
Peter era un campione di baseball fino a quando, all’età di 27 anni, non gli fu diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Nell’agosto del 2014 lanciò la sfida facendosi gettare addosso un secchio d’acqua ghiacciata con cui chiedeva di elargire soldi in beneficenza alla Als, l’associazione americana per la ricerca sulla Sla.
Il video divenne subito virale coinvolgendo tantissimi vip come David Beckman, i Kiss, Lady Gaga e il più nostrano Antonio Conte, allora allenatore della nazionale.
La famiglia spende 3 mila dollari al giorno per le terapie, ragion per cui per poter continuare le cure domiciliari lancerà una nuova raccolta benefica il 5 giugno: l’obiettivo è sviluppare un nuovo fondo attraverso l’associazione Als e raggiungere 1 milione di dollari di donazioni.