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Bari, assolto lo psichiatra che “palpava” una paziente

È stato scagionato dal Tribunale di Bari lo psichiatra di 75 anni, Giampaolo Pierri, accusato di violenze sessuali su una paziente. L’accusa presenta ricorso

Giampaolo Pierri, è uno psichiatra barese di 75enne, che nel febbraio scorso è stato assolto dal tribunale di Bari da un’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna.

I fatti risalgono al 2011: all’uomo erano stati imputati dalla vittima numerosi palpeggiamenti al seno e nelle parti intime, che lo stesso non aveva mai negato, ma che anzi aveva definito come “tecniche di rilassamento muscolare”.

Sia giudici che consulenti hanno concordato con le sue deposizioni motivando così la loro sentenza: “l’atteggiamento dell’imputato non denota alcuna forma di lascivia sebbene sia stata, in tal senso, certamente fraintesa“.

Dello stesso parere pero non è il pm Manfredi Dini Ciacci, il quale ha presentato ricorso accompagnato da queste parole: “Rimane davvero misterioso comprendere da dove il collegio abbia tratto la convinzione che il palpeggiamento del seno e delle parti intime, subìto dalla vittima, possa rientrare in una qualche tecnica di rilassamento adottata dalla psichiatria italiana“.

Il pm ha inoltre sottolineato come nessuno degli atri pazienti ascoltati nel corso del processo, abbia raccontato di queste “tecniche di rilassamento”, ma piuttosto di una normale seduta che si svolgeva su una sedia posta davanti alla scrivania dello psichiatra.

Se l’abitudine terapeutica di Pierri è sempre stata quella di effettuare solo colloqui verbali con i suoi pazienti, peraltro lasciandoli sempre sulla sedia di fronte alla sua scrivania, di non ricorrere mai ad alcuna tecnica di rilassamento muscolare e, soprattutto, di non effettuare  alcuna visita medica per quale ragione ha ritenuto di doversi discostare da tale prassi proprio nel caso della vittima? La verità è che quelle ripetute manovre sono evidenti abusi di natura sessuale“, conclude Dini Ciacci.