È un racconto a lieto fine quello che si legge tra le pagine de “La Repubblica” che vede come protagonista Alessandro D’Oriano, disabile di Livorno al quale è stata tolta la casa in cui abitava con la moglie, anche lei disabile e dipendente pubblica, perché non potevano più pagare il mutuo.
Tutto è iniziato quando Alessandro, invalido al 75%, è stato licenziato pur rientrando in una categoria protetta. È subito partita una causa civile, ma come sempre i tempi sono lunghi. Nel contempo non potendo mantenersi con un unico stipendio e non potendo più pagare il mutuo, la casa dei due coniugi è stata messa all’asta. Per settimane nessuno sembrava essere interessato fino a quando sono arrivati i primi acquirenti.
La notizia è stata malamente appresa da Alessandro, il quale si è sentito così male da essere colpito da un aneurisma celebrale. L’uomo è stato così ricoverato d’urgenza e si è salvato grazie alla professionalità dei medici di Livorno.
Il fratello, Francesco D’Oriano, amareggiato per tutta la situazione, ha iniziato a scrivere a tutte le testate locali alla ricerca di qualcuno che potesse aiutare Alessandro. Le sue richieste sono state colte da un benefattore anonimo il quale ha comprato la casa per 37mila euro dandola in comodato d’uso gratuito ad Alessandro e sua moglie, che se un giorno vorranno e avranno i mezzi per farlo, potranno riacquistarla allo stesso prezzo.