Voleva solo aiutare una bambina a ritrovare il suoi genitori, ma il suo gesto è stato frainteso è così si è ritrovato ad essere accusato di essere un “rapitore di bambini”.
È quanto successo ad un uomo a Lakeland, in Florida, il quale, avendo avvistato la bambina che vagava da sola nel parco mentre lui giocava a football, le si è avvicinato, le ha parlato e a iniziato a passeggiare con lei tenendola per mano con la speranza che potesse indicargli i suoi genitori.
La scena a qualcuno è sembrata equivoca e così l’uomo è stato scambiato per un malvivente, e non appena avvistato, è stato picchiato violentemente dal padre della bambina che credeva volesse rapirla. Non solo, nonostante tutta la situazione sia stata chiarita dagli agenti e vi siano state diverse testimonianze, c’è stato chi, non credendo alla buona fede dell’uomo, ha iniziato a far girare una sua foto e l’indirizzo del suo posto di lavoro: è cosi iniziata una caccia al “predatore di bambini”. Per questa ragione l’uomo è stato costretto ad abbandonare la città.
È stata la polizia a rendere pubblica e a raccontare questa storia su Facebook, per evitare che in futuro possano ripetersi fatti del genere, invitando tutti ad accertarsi sempre di quali siano le fonti così da non distruggere la reputazione e la vita di una persona come in questo caso. “È comprensibile che i genitori fossero sconvolti, – si legge nel post – tuttavia questo incidente ha coinvolto un buon samaritano che cercava di aiutare un figlio perduto a trovare i suoi genitori“.