Categorie
Notizie

Aborto non riuscito, scopre di essere ancora incinta

Una donna, con vari problemi, si era recata presso l’ospedale San Paolo per un’interruzione di gravidanza, ma un mese dopo scopre di essere ancora incinta

Precaria, con una malattia cronica (il morbo di Chron) e un uomo che non vuole riconoscere il bambino: tutte decisioni che hanno spinto una donna, oggi trentaquattrenne, a recarsi presso l’ospedale San Paolo di Milano per un’interruzione di gravidanza.

L’intervento sembra essere riuscito fino a un mese dopo, quando la donna scopre di essere ancora incinta attraverso un test di gravidanza: da qui la scelta di tenere la vita che le cresce in grembo, che nel contempo aveva già raggiunto le sedici settimane.

I fatti risalgono al 2013 e la vicenda arriva oggi nelle aule del tribunale civile dove la donna ha chiesto un risarcimento danni di oltre 200mila euro e un assegno mensile per il figlio che oggi ha 4 anni, per via di “quell’errore medico” che ha condizionato la sua vita.

Dopo la gravidanza infatti, le condizioni di salute della madre si aggravano con “una invalidità che – nel maggio del 2014 – è arrivata al 50 per cento, e una riduzione della capacità lavorativa passata dal 34 al 73 per cento“, come scrive nell’atto di citazione contro il San Paolo l’avvocato della donna, Vincenzo Lepre.

Oggi la signora protagonista di questa vicenda è disoccupata, con un atto di intimazione di sfratto per morosità per i mesi immediatamente precedenti e successivi alla nascita, tutte ragioni che l’hanno spinta a fare causa alla struttura ospedaliera e al ginecologo che l’ha operata.