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Phubbing: Cos’è, Quali Sono gli Effetti e Come Difendersi

Cosa si intende per phubbing e quanto incide sulle relazioni reali e virtuali che ogni giorno si intrattengono con gli altri? Scoprilo in questa guida completa!

Phubbing: Cos’è e Cosa Significa

Lo sviluppo e l’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana ha portato a formarsi una sorta di “etichetta” online, una serie di regole informali da rispettare: questa etichetta prende il nome di netiquette, dall’inglese “net”, rete, e dal termine francese “étiquette”, buona educazione.

In questo ambito spicca la parola Phubbing; che cos’è?
Coniato in Australia nel 2013 dallo studente di marketing Alex Haigh, questo termine potrebbe non suggerire nulla, ma in realtà si tratta di un fenomeno molto diffuso che tutti probabilmente hanno subito (o praticato) almeno una volta.

Il significato di Phubbing deriva dalle parole inglesi “phone”, cellulare, e “snubbing”, snobbare, ignorare; designa appunto l’atto di ignorare il proprio interlocutore preferendo donare tutte le attenzioni al cellulare, scorrendo le pagine social, leggendo mail, reagendo istantaneamente alle notifiche del proprio smartphone.

Il fenomeno del phubbing è considerato una vera e propria forma di esclusione sociale che può avere ripercussioni più o meno serie su chi lo subisce, in quanto è in grado di minacciare bisogni umani fondamentali: appartenenza, autostima, senso di realizzazione e controllo.

Il phubbing diventa un problema quando il continuo controllare il cellulare si trasforma in un’ossessione che impatta negativamente la qualità del tempo passato con i propri cari, ostacolando ogni tipo di relazione affettiva.

Alcuni esperti affermano infatti che un utilizzo tanto pervasivo dello smartphone può avere effetti simili a quelli dell’assunzione di sostanze stupefacenti: regalano piacere a breve termine, ma innescano ansia e angoscia qualora si vada in astinenza. Per non parlare poi delle disastrose conseguenze che il fenomeno del phubbing ha sulla socialità delle persone.

Gli atteggiamenti tipici del phubbing sono:

  • ascoltare e rispondere senza staccare gli occhi dallo schermo
  • controllare lo smartphone in continuazione
  • osservare il telefono anche in assenza di messaggi, per esempio cercando cose a caso su internet

Ma quali sono le cause di questa pratica?

Scoprilo continuando a leggere!

Phubbing: Quali Sono le Cause?

Le cause del phubbing sono legate ad un pesante senso di insoddisfazione.
Spesso si ricorre all’uso del cellulare per svincolare da una situazione ritenuta scomoda, imbarazzante, o semplicemente noiosa; secondo uno studio realizzato da Wiko, una multinazionale francese produttrice di smartphone, ben il 78% delle persone pratica il phubbing mosso dalla noia suscitata dalla conversazione.

Phubbing cause

Il restante 22%, invece, afferma di controllare compulsivamente il cellulare a causa dell’agitazione, usando il proprio dispositivo come una sorta di antistress.
Ma c’è anche chi ricorre al phubbing in quanto è in attesa di ricevere un messaggio importante, o chi non riesce totalmente a staccarsi dal proprio lavoro e sente l’impellente necessità di avere sempre lo smartphone a portata di mano.

Il phubbing può anche essere indotto: l’interlocutore, sentendosi ignorato, potrebbe decidere di rifugiarsi a sua volta online per sentirsi ascoltato e capito. Infatti, secondo uno studio svolto da due ricercatori texani della Baylor University’s Hankamer School of Business, il 25% di chi subisce phubbing reagisce sfoderando il proprio smartphone per cercare appagamento.

In qualunque caso, le cause del phubbing vanno fatte risalire ad un rapporto umano insoddisfacente; si può dunque facilmente intuire che, quando questo fenomeno si ritrova all’interno di una coppia, la situazione non sia delle migliori.

Prosegui la lettura e scopri il…

Phubbing Nella Coppia: Perchè fa Male

Nonostante i cellulari siano nati per facilitare la comunicazione, il loro utilizzo è degenerato fino a diventare un ostacolo per le relazioni umane. Nemmeno quelle più intime si salvano.

Quando il phubbing si intromette nella coppia i problemi che sorgono sono molteplici e, soprattutto, difficili da affrontare, se si considera che uno dei due membri, se non entrambi, preferiscono immergersi nel proprio mondo virtuale piuttosto che affrontare una serie di problemi relazionali:

  • L’insorgere di sentimenti negativi: essere messi in secondo piano da un oggetto inanimato ha delle serie ripercussioni sul partner, che si sentirà ignorato, rifiutato, quasi umiliato. A questo punto potrebbero sorgere sensazioni spiacevoli e debilitanti per la coppia, come gelosia o una forte paura dell’abbandono.
  • La mancanza di dialogo: il phubbing rappresenta un grave ostacolo per la comunicazione. La coppia dunque si ritrova scollegata, incapace di ascoltare e comprendere le emozioni dell’altro. Il divario fra i due aumenta, e così anche il senso di persistente insoddisfazione, che va ad alimentare il fenomeno del phubbing in una distruttiva spirale.
  • Il dare per scontato un rapporto: spesso, più il legame con un’altra persona è intimo più si rischia di non ritenerlo bisognoso di attenzioni, preferendo dedicarsi al phubbing. Alla lunga, questo atteggiamento potrebbe logorare il rapporto. Quando ci si accorgerà dell’importanza rivestita dall’altra persona, potrebbe essere troppo tardi.

A seguito di una serie di sondaggi su delle coppie di volontari, la Baylor University ha progettato una vera e propria scala per misurare quanto spesso i partner romantici ricorrano al phubbing, coniando il termine “phubbing partner”.

La scala prevedeva che le persone votassero quanto fossero d’accordo con nove dichiarazioni riguardanti l’uso del cellulare nella coppia. A partire da questa scala è stato svolto uno studio che evidenzia come le coppie con un alto indice di phubbing siano le più infelici e presentino degli elementi psicologici debilitanti: ansia da abbandono, conflitti, attaccamento insicuro al partner.

Altre ricerche testimoniano che basta anche solo la presenza di uno smartphone nel luogo dove sta avvenendo la conversazione per disturbarne l’intimità, in quanto si potrebbe essere interrotti da una notifica da un momento all’altro.

Dunque le soluzioni al phubbing si ritrovano, in primo luogo, in un uso moderato degli smartphone.

Vediamo subito quindi alcune…

Soluzioni e Rimedi Contro il Phubbing

Cosa fare quando ci si accorge di essere vittima di phubbing? Qual è la soluzione quado ci si rende conto di praticare il phubbing?

Phubbing cosa fare

Nonostante il problema possa sembrare difficile da risolvere in quanto si presenta quasi come un atto istintivo, bastano poche regole d’oro per arginarlo:

  • Discuterne: per prima cosa, è importante far prendere consapevolezza al proprio “phubbing partner”. E’ necessario spiegare, senza farlo sentire giudicato per le proprie azioni, le sensazioni che provoca l’essere trascurati e indagare sulla base di tale comportamento. Il partner è forse annoiato? Ansioso? Arrabbiato? Sono aspetti scomodi da indagare, ma fondamentali per chiarire e risanare il rapporto.
  • Impostare dei limiti sull’uso del cellulare: come accennato in precedenza, spesso basta la sola presenza di uno smartphone per rovinare l’atmosfera. E’ bene dunque mettere delle regole sull’uso. Si può decidere, per esempio, di lasciare i cellulari in un’altra stanza durante i momenti di condivisione o proibirsene l’uso durante le uscite di coppia.
  • Eliminare gli stimoli provenienti dal cellulare: cedere alle cattive abitudini può essere difficile e richiede una quantità di tempo non indifferente. Alcune mosse, però, possono essere decisamente d’aiuto. Si può decidere di eliminare le notifiche dei social media per arginare il più possibile le distrazioni. Oppure si può disabilitare lo smartphone in vista di occasioni sociali, in modo da essere il più presente possibile.
  • Tenere d’occhio il tempo di utilizzo dello smartphone: avere a disposizione il tempo effettivo trascorso davanti allo schermo potrebbe contribuire a una presa di coscienza utile a scoraggiare l’uso continuo del cellulare.
  • Rinunciare al multitasking: la frenesia della società odierna spesso spinge le persone a svolgere più azioni contemporaneamente e considerare le pause una perdita di tempo. Si tratta però di una concezione errata che, alla lunga, porta ad un esaurimento delle energie sia fisiche che mentali. E’ dunque un bene cambiare punto di vista e considerare le conversazioni non come una perdita di tempo, ma come una rilassante pausa da godersi senza alcuna distrazione.
  • Creare un ambiente favorevole alla conversazione: quando è possibile, è buona norma creare un ambiente più rilassante che invogli alla conversazione, per esempio preferendo un leggero sottofondo musicale alla TV accesa.
  • Essere consapevoli: conoscere il proprio problema è il primo passo per risolverlo. Avere la consapevolezza che il phubbing ci donerà un effimero piacere a scapito di preziosi legami umani può essere un buon pensiero di partenza per invogliare ad essere più presenti e posare i cellulari.

Ma che ne pensa la scienza? Scoprilo continuando la lettura!

Phubbing e Psicologia: Parola agli Esperti

Molti esperti hanno svolto degli studi sul fenomeno del phubbing per capire meglio le sue modalità di svolgimento e cosa comporta sulla psicologia delle persone.

Secondo la psicologia del phubbing, uno studio condotto da un’équipe di psicologi dell’Università del Kent, pubblicato nella rivista Journal of Applied Social Psychology, ha confermato le implicazioni negative del phubbing: nella ricerca, 153 studenti universitari dovevano assistere a una scena di tre minuti che coinvolgeva l’interazione tra due persone. Ogni partecipante doveva identificarsi con uno dei due. Veniva loro assegnata una fra le tre condizioni sperimentali: nessun phubbing, phubbing leggero o phubbing massiccio.

Il senso di disagio aumentava con la quantità di phubbing; le coppie con phubbing massiccio venivano percepite come estremamente problematiche e infelici.

Gli studi svolti dallo psicologo Damiano Pellizzari indagano invece su ciò che spinge le persone ad essere perennemente connesse, quasi in modo ossessivo: le ragioni risiederebbero proprio nel cervello.

Vedere la notifica di un nuovo messaggio sul proprio cellulare infatti provoca una scarica di dopamina, ormone della soddisfazione e del benessere. Come ogni sensazione data dalla dopamina, però, può indurre alla dipendenza, spingendo le persone a ricorrere sempre più di frequente al phubbing.

Alla base di esso dunque si ritrova la cosiddetta nomofobia, il terrore di essere scollegati dal mondo esterno come se non si potesse vivere senza connessione.