Uomini e donne sono diversi anche dal punto di vista dell’ascolto.
Quante volte ti sarà capitato di raccontare qualcosa al tuo lui in modo concitato per poi renderti conto che stava facendo solo finta di ascoltare?
È infatti facile smascherare un uomo in questo caso ponendogli il classico interrogatorio: “Mi stai ascoltando? Che cosa ho detto?”.
Occorre dire che in soccorso dei cari maschietti viene in aiuto la scienza: secondo infatti nuovi studi, le donne hanno un udito migliore degli uomini, cosa che tra l’altro spiega con molta probabilità anche le maggiori doti linguistiche e di apprendimento del gentil sesso. Insomma, è un fattore di genetica.
Inoltre secondo un’ulteriore studio pubblicato su NeuroImage e condotto dagli scienziati dell’università di Sheffield, gli uomini sono più propensi ad ascoltare le voci maschili, che li portano ad attivare la zona “percettiva” del cervello.
Quando invece si tratta di quelle femminili viene stimolata la parte “acustica”. In poche parole, nelle prime c’è un alto livello di comprensione, mentre le seconde vengono percepite come una sorta di melodia da ascoltare come sottofondo mentre si pensa ad altro.
Questa differenza “uditiva” si può appianare con un compromesso: non per nulla infatti le relazioni migliori sono quelle in cui i due partner sono disposti a scendere a compromessi. Si risolvono i problemi insieme, cercando di raggiungere un equilibrio e ascoltandosi l’un l’altro.
Forse, quando lui non pone attenzione a ciò che dici è perché ha bisogno di condividere qualcosa di diverso o ha altri pensieri, che non per forza devono essere riconducibili ad un’altra donna. O molto semplicemente non è interessato agli argomenti proposti.
Magari qualche volta possiamo stare in silenzio e provare ad ascoltare cosa ha da dirci il partner.