È davvero anomalo ciò che è emerso dai risultati di uno studio olandese, secondo cui gli uomini che hanno ricevuto delle trasfusioni da donne che hanno avuto delle precedenti gravidanze, abbiano maggiori rischi di morte.
I ricercatori del Leiden University Medical Centre hanno trovato una possibile giustificazione a questo fenomeno in alcuni anticorpi che vengono prodotti dalle donne incinte. Sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato retrospettivamente i dati di oltre 31mila pazienti che avevano ricevuto trasfusioni tra il 2005 e il 2015, per i quali nell’88% dei casi il sangue proveniva da un uomo, nel 6% da una donna che aveva già avuto gravidanze mentre il restante apparteneva a donne senza figli.
Da questi si è constatato come per i maschi che avevano ricevuto sangue dalle donne già incinte si è avuto un tasso di mortalità di 101 morti ogni mille persone per anno, contro 80 per gli altri gruppi, corrispondente ad un aumento del rischio del 13%.
Gli autori dello studio spiegano come la stessa operazione debba essere replicata su un campione più ampio e aggiungono che “l’associazione tra l’aumentata mortalità e le donatrici che hanno avuto gravidanze suggerisce un possibile meccanismo basato sui cambiamenti del sistema immunitario che avvengono durante la gravidanza, che sono i più persistenti per le donne. Una spiegazione alternativa può essere la differenza tra i livelli di ferro tra le donne che hanno avuto gravidanze e gli uomini“.