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Che cos’è che fa sentire una persona amata?

Qual è l’elemento che accomuna tutte quelle persone che affermano di sentirsi amate? È soggettivo oppure oggettivo? A dirlo è un nuovo studio statunitense

L’innamoramento è qualcosa di oggettivo o soggettivo?

E che cosa rende un rapporto stabile nel corso del tempo? A dirlo è un nuovo studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships che ha cercato di individuare, cosa accomuni tra loro, coloro che dicono di sentirti amati.

Per farlo, il gruppo di ricerca, guidato da Saeideh Heshmati, ha intervistato 495 soggetti americani adulti, a cui è stato chiesto se potevano sentirsi effettivamente amati in 60 situazioni diverse a loro elencate, attribuendo ad ognuna una connotazione positiva, negativa o neutra.

I ricercatori hanno così commentato: “Siamo curiosi di sapere se la maggioranza degli americani potrebbe essere d’accordo su ciò che fa sentire le persone amate ogni giorno, o se è una cosa più personale. I nostri risultati mostrano che le persone sono d’accordo, e gli scenari migliori non sono necessariamente romantici. Quindi è possibile per le persone sentirsi amate in frangenti semplici e quotidiani. Non devono essere gesti esagerati”.

Quali sono stati quindi i risultati di questo studio? Prima di tutto che i fatti, hanno molto più valenza delle parole e come in talune situazioni una carezza valga più di un “ti amo”.

Un’altra cosa che è stata sottolineata è l’importanza dei piccoli gesti, che non devono per forza avere una connotazione troppo romantica: quelle piccole attenzioni quotidiane che fanno sentire una persona importante per l’altra.

I comportamenti aboliti sono invece quelli esageratamente possessivi e ossessivi.

Occorre però dire come questi risultati possono variare in base alle differenze socio-culturali, di genere e alle caratteristiche della propria personalità.

Cos’è che ti fa sentire amato o voluto bene dagli altri?