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Zombieng, sparizione e ritorno su social

Inizialmente le persone sparivano dai social, adesso invece, ritornano a farsi sentire dopo mesi di silenzio. Lo psicologo Bill Levkof lo spiega così

Nell’era digitale assistiamo ad una continua coniazione di nuovi termini: l’ultimo creato dai Millennians è quello di zombieng.

Ma in cosa consiste? Prima si parlava solo di ghosting, ovvero comunicazioni che venivano interrotte dalle persone senza una motivazione e senza preavviso sui social e messaggistiche istantanee. Se in questo caso si parla di una sparizione, lo zombieng riguarda invece la sfacciataggine di qualcuno di tornare, a distanza di mesi magari, dopo un lungo e immotivato silenzio.

Lo psicologo Bill Levkof ha illustrato la sua posizione su Business Insider, sottolineando come non ci sia da aspettarci molto da qualcuno con cui si ha avuto principalmente una relazione virtuale, e anche saltuaria, fatta principalmente di messaggi inviati magari nel corso della notte.

Il concetto di persone che si connettono e scompaiono non è nuovo”, continua Levkoff. “È solo che tempo fa sarebbe stato più difficile accorgersi di qualcuno che non ci vuole più”. Oggi invece basta osservare le spunte di Whatsapp per capire che l’altro non ha più intenzione di farsi sentire.

Lo zombieng, così come il ghosting, potrebbero essere entrambi fenomeni utili a comprendere quale tipo di persona non desideriamo per noi. Sicuramente non una che scompare, per poi rifarsi viva all’occorrenza.

Giustifichi un comportamente di questo genere?