Sono numerosi i giovani che soffrono di Disforia di Genere, ossia la sofferenza di non riconoscere la propria identità di genere con quella che si è avuta alla nascita.
In questi casi oltre al supporto psicologico è previsto anche un trattamento farmaceutico per “la sospensione della pubertà”.
Questo disturbo infatti, si presenta in giovanissima età comportando molte volte l’isolamento sociale e discriminazione.
Oggi l’intervento medico è finalmente autorizzato anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): questo significa che la triptorelina, utilizzata solitamente nelle cura di alcuni tipi di tumore, potrà essere prescritta agli adolescenti gender variant, così da inibire lo sviluppo degli ormoni.
La richiesta all’AIFA è stata effettuata da alcuni eminenti specialisti in campo medico, la cui intenzione è quella di limitare, quanto il più possibile, atti di bullismo omotransfobico e di isolamento sociale.
Non solo: come evidenziato all’interno del quotidiano La Verità che ha riportato la notizia, lo psichiatra e presidente di Amigay, Manlio Converti, propone di rendere la somministrazione del farmaco gratuita. In Italia infatti, il percorso ormonale per la transizione e il mantenimento delle persone transessuali, è a pagamento: questo alcune volte induce taluni soggetti alla prostituzione o a degli atti criminali pur di pagarsi le cure necessarie.