Ripensando alle corrispondenze epistolari tra innamorati del secolo scorso è facile individuare un romanticismo non sempre presente oggigiorno: nella nostra società di individualismo e velocità anche le relazioni sembrano essere accelerate e sempre “pronte al consumo”.
Tuttavia proprio a causa di una forte globalità, un fenomeno in crescita è quello delle relazioni a distanza; parlare molte lingue diverse, viaggiare in aereo frequentemente e soprattutto Internet hanno creato un ponte che permette di abbattere distanze e relazionarsi anche vivendo in posti lontani.
Se come dice un antico proverbio “il sole che vedi è quello che ti riscalda” è necessaria la presenza fisica per sentirsi amati ed amare, è anche vero che il termometro dell’amore è proprio la distanza: quando l’amore è saldo la distanza unisce e fortifica, quando invece l’amore è blando, la distanza lo cancella.
Così succede che chi ama davvero il partner si impegna ad incontrarlo colmando le distanze appena possibile, mentre per i classici flirt (non confondere innamoramento con amore) dopo la fase iniziale, la pigrizia vince, le distanze diventano incolmabili e l’amore svanisce.