Nelle aziende di frequente si affrontano casi studio o lavori di gruppo con la necessità di doversi interfacciare con colleghi e passare molto tempo insieme.
I meeting, le riunioni, le conferenze sono all’ordine del giorno e se è fisiologico che si finisca per collaborare e lavorare con affinità e affiatamento, è altrettanto naturale che potendo scegliere i partner professionali, si finisca per cercare sempre quelli con i quali si ha maggiore sintonia.
La scelta ricade su persone affidabili, collaborative o strategicamente valide per concludere al meglio il lavoro assegnato; tuttavia essere esclusi non piace a nessuno e spesso capita che proprio tra gli esclusi nascano voci di corridoio, cattiverie gratuite o veri e propri pettegolezzi che possono minare la credibilità lavorativa dei prescelti.
Nel mondo anglosassone è stato coniato un nuovo modo di dire, “work wife” ovvero “moglie lavorativa” per indicare la partner perfetta perché la coppia (professionalmente parlando) si supporti, si aiuti e raggiunga gli ottimi risultati sperati.
Ma è sempre necessario fare attenzione alle malelingue dei colleghi esclusi!