La scienza non ha dubbi in merito: la felicità è un elemento che fa parte in maggiore percentuale, nella vita dei single rispetto non solo agli sposati, ma a chiunque viva con un partner, sia condividendo gli stessi ambienti, che vivendo ognuno per conto proprio.
Lo studio svolto da Ulrich Orth su 9 milioni di persone in Germania, ha svelato che la vita da single sarebbe quella più felice. Semplificando, la motivazione sta nell’essere più liberi, ma nel dettaglio quali sono i motivi principali per i quali gli “accoppiati” sono meno felici?
I single hanno rapporti intimi con persone differenti, non fossilizzano la loro vita sentimentale con un solo soggetto, tutto questo senza avere rimorsi o sensi di colpa che portano a crisi di coppia e senza scenate di gelosia da parte dei partner.
Le famiglie con figli sono quelle maggiormente stressate, non perché sia difficile avere una famiglia con prole, ma per quello che ciò comporta. Spese elevate per le esigenze dei membri, poche ore di sonno (in caso di figli piccoli) e altre situazioni che comportano stati d’animo al limite della depressione, come rinunciare a tante cose che sarebbero più fattibili per una persona sola, come il fare lunghi viaggi di piacere.
L’intraprendenza dei single nel cercare lavoro è maggiore e mirano a realizzare i loro obiettivi. Oltre ad avere delle entrate proporzionate al loro status, hanno più possibilità di trovare l’impiego che li soddisfa, senza doversi preoccupare di lasciarlo per trovarne uno nuovo, nel caso in cui vogliano cambiarlo.
I ricercatori hanno affermato inoltre che la vita di coppia offre maggiore felicità rispetto a quella dei single ma solo nel primo anno, poiché con il subentrare della monotonia, viene spenta la fiamma, anche della passione.