La società in cui viviamo è fondata sul consumismo.
Secondo le statistiche, i risultati sono allarmanti e sono destinati ad aggravarsi con l’avanzare degli anni.
Quando si parla di spreco alimentare, si tende a pensare solamente al singolo alimento, che viene buttato nella spazzatura. In realtà, quando viene compiuto questo gesto, sono interessate anche tutte le procedure e tutti coloro che lavorano per realizzare quel cibo.
Non possiamo quindi continuare ad assistere, senza far nulla. Il tema è importante per tutti: ognuno di noi deve impegnarsi prima di tutto individualmente e poi socialmente, per poter cambiare qualcosa.
Sono diverse le iniziative nate a questo proposito, in particolare nel settore della ristorazione, dove si registrano gli sprechi maggiori. Si parla di doggy bag, una vaschetta da portare a casa in cui vengono raccolti gli avanzi lasciati nel piatto oppure di piattaforme di food sharing, che si basano sullo scambio di cibo.
Lo scopo di entrambe è quello di ridurre gli sprechi, cercando di condividere le nostre eccedenze, con chi ha meno possibilità e ne ha realmente bisogno.