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Meglio essere single o in coppia?

Elyakim Kislev, sociologo, ha provato a spiegare, attraverso una ricerca da lui condotta, i motivi per cui, forse, è meglio essere single. Ma è davvero così?

La categoria dei single è in costante crescita, nonostante la perenne idealizzazione della famiglia tradizionale e la tendenza a considerare i single delle pecore nere abituati ad una vita solitaria e isolata.

Secondo uno studio condotto da Elyakim Kislev, sociologo dell’Università di Gerusalemme, i single sarebbero invece molto felici, soddisfatti del loro lavoro e meno egoisti di coloro che vivono in coppia.

Contrariamente ai principali luoghi comuni, i single sono più soddisfatti perché sono pienamente appagati da loro stessi, si dedicano agli amici, agli hobby e al loro lavoro con dedizione e gratificazione. Ruolo cruciale, nel gruppo dei single, è rivestito dalle donne che, diversamente da un tempo, non hanno bisogno di un uomo per poter essere indipendenti, ma possono tranquillamente badare a loro stesse intraprendendo percorsi professionali di grande successo. 

In base a quanto indagato dal sociologo, le persone che vivono in coppia avrebbero davvero molto da imparare da chi ha scelto di essere single. Primo tra tutto il mantenimento della rete di rapporti interpersonali (amici e famiglia d’origine), che spesso vengono relegati ai ritagli di tempo per dare maggiore spazio alla vita di coppia. Inoltre, anche la consapevolezza in sé stessi è una caratteristica cardine dei single: sanno di aver fatto delle scelte di vita coerenti alle loro idee e sono fieri degli obiettivi raggiunti. 

La ricerca di Kislev, mette in luce come, per poter sentirsi a proprio agio sia necessario star bene con sé stessi, senza necessitamene affannarsi per cercare un partner. Al contempo, pone il focus su quanto sia possibile e importante bastare a sé stessi.

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