Categorie
Notizie

Omosessualità, esiste un metodo per riconoscerla?

Il tema omosessualità è ancora tabù in diversi Paesi del mondo, dove addirittura si cerca di identificarli per denunciarli. Ma esiste davvero un modo univoco?

Ci si chiede se esiste un metodo per identificare gay e lesbiche, anche se non è ricorrendo agli stereotipi che si ottiene una risposta.

Nonostante questo dubbio possa apparire estremamente bizzarro, in molti paesi esiste una certa curiosità sul tema dell’omosessualità, spesso a scopi censori. In realtà non esistono schemi comportamentali oppure caratteristiche fisiche in grado di indicare le preferenze sessuali degli individui.

Secondo alcuni opinionisti, i gay amano il lusso (quando possono permetterselo), la barba, e la palestra, che viene vissuta soprattutto come luogo di potenziali incontri.

Per individuare le lesbiche l’indizio più certo è quello della loro propensione a scherzare con le donne ed a criticare gli uomini; mentre il fatto di avere i capelli corti non viene più considerato un segnale indicativo.

In alcuni paesi particolarmente omofobi esistono normative che incentivano i cittadini ad identificare probabili omosessuali per poi segnalarli alle autorità competenti. Sono stati addirittura reclutati medici per eseguire test fisici identificativi sulle preferenze sessuali dei loro pazienti.

Da molti riscontri si è dedotto che, al di là di comportamenti improntati all’esibizionismo che alcuni omosessuali prediligono e che li rendono facilmente individuabili, non esistono reali presupposti per riconoscere l’omosessualità.

Cosa ne pensi?