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Eutanasia: Cos’è e Tutto ciò Che devi Sapere

Si scrive eutanasia, si legge morte provocata. In Italia è illegale, anche se la sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale consente di richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l’aiuto indiretto di un medico per riuscire a morire.

Eutanasia: Cos’è

L’eutanasia è la pratica di provocare la morte di un paziente per motivi medici, ovvero in caso di incurabilità di una patologia associata a sofferenza e dolore insopportabili. Una definizione standard di eutanasia, in realtà, non esiste. Almeno non unanime.

Quindi l‘eutanasia cos’è? In sostanza, si tratta di una pratica destinata a mettere fine alla vita di una persona che soffre di una patologia incurabile da cui derivano insopportabili sofferenze. Essa si distingue, inoltre, dal suicidio assistito: mentre per l’eutanasia l’atto che provoca la morte è compiuto da terzi, nel suicidio assistito è la persona stessa a mettere fine alla propria esistenza. In Italia, come si è detto, è consentito solo il secondo.

Essa, inoltre, ha due forme:

  • attiva, quando la morte è causata dalla somministrazione di un prodotto letale da parte di terzi
  • passiva, quando i trattamenti terapeutici vengono sospesi e si procede solo a somministrare solo cure palliative. In questo caso, dunque, la morte è determinata dall’assenza di azioni.

Vediamo l’origine della parola.

Eutanasia: il Significato

Il significato di Eutanasia deriva dalle parole del greco antico eu (buono) e thanatos (morte): designa l’atto medico che consiste nel provocare intenzionalmente la morte di un malato per alleviare le sua sofferenze fisiche e morali. Può essere intesa sia come un’azione sia come l’assenza di un’azione.

Ma dove è possibile praticarla?

Eutanasia: Dov’è Legale e Dove Non lo è

Crocevia di questioni morali, religiose e politiche, questa pratica divide gli europei. Se paesi come Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo hanno approvato la sua legalizzazione, la questione resta controversa nel resto dell’Unione Europea.

Eutanasia dov'è legale

L’Ue sull’argomento tace, anche se alcuni Stati membri continuano a fare pressioni sul Parlamento per spingerlo ad adottare una posizione.

Anche la Corte europea dei diritti dell’uomo non ha fornito alcun tipo di risposta concreta.

La legislazione in materia di eutanasia è significativamente diversa tra un Paese e l’altro in seno all’Unione Europea.

Gli Stati membri possono essere classificati in tre categorie dove l’eutanasia è legale e dove non:

Paesi che Consentono l’Eutanasia.

I Paesi Bassi sono il primo Stato al mondo ad aver legalizzato questa pratica, a determinate condizioni. I farmaci letali possono essere somministrati legalmente da un medico, in caso di malattia incurabile o sofferenza intollerabile, a pazienti che ne fanno esplicita e consapevole richiesta.

La legge, approvata nel 2001, garantisce anche una maggiore sicurezza ai medici: possono praticare l’eutanasia senza rischio di procedimenti giudiziari, a condizione che siano rispettati determinati criteri. Nel 2015, l’associazione dei pediatri olandesi si è pubblicamente espressa a favore dell’estensione del diritto alla morte ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Ma ad oggi la legge non è ancora stata modificata.

Belgio: una legge di settembre 2002 ha parzialmente legalizzato il suicidio assistito, controllandolo in modo rigoroso. Il medico non commette reato, secondo la disposizione, quando il paziente, vittima di persistenti e insopportabili sofferenze fisiche o psicologiche a seguito di una incurabile condizione accidentale o patologica , si trovi in una situazione medica senza eredi.

Inoltre, il 13 febbraio 2014 il Parlamento belga ha adottato una normativa che autorizza l’eutanasia anche per i minori terminali che ne fanno richiesta. Tale diritto, unico al mondo, è tuttavia subordinato all’accordo di entrambi i genitori e alla valutazione della capacità di pensiero del bambino, al fine di stabilire se egli sia consapevole delle conseguenze della sua scelta.

Spagna: il 18 marzo 2021 la Spagna è diventata il sesto paese al mondo a legalizzare l’eutanasia. Il Parlamento ha, infatti, approvato una legge che autorizza non solo l’eutanasia ma anche il suicidio assistito. La legge è entrata in vigore a giugno 2021. La persona che richiede l’eutanasia deve soffrire di una malattia o di un dolore incurabile che la renda inabile. Dopo aver fatto una prima richiesta scritta, è previsto un rinnovo a distanza di 15 giorni. Possono chiedere l’eutanasia sia gli spagnoli sia gli stranieri residenti sul territorio spagnolo.

Il suicidio assistito e l’eutanasia passiva sono stati depenalizzati in Spagna come reato nel 1995. Oggi, la legge consente di non applicare pene detentive nel caso in cui il paziente abbia chiesto esplicitamente e ripetutamente di poter essere sottoposto a eutanasia, a causa di una situazione clinica permanente e difficile da sopportare.

Lussemburgo: l’eutanasia è stata legalizzata a marzo 2009, in caso unica soluzione ma è vietata ai minori.

Vediamo invece quali sono i…

Paesi Dove l’Eutanasia è Vietata ma è Consentito il Suicidio Assistito

La maggior parte dei Paesi europei vieta l’eutanasia attiva. Tuttavia, alcuni Stati consentono l’astensione terapeutica: il medico può, quindi, previo consenso del paziente o della sua famiglia mettere in atto l’inerzia terapeutica, che è molto simile come concetto all’eutanasia passiva.

Paesi dove l'eutanasia è illegale

L’Europa dell’eutanasia passiva ha una geometria variabile. Così, mentre alcuni Paesi, come la Francia, hanno adottato una legge per regolamentare la fine della vita delle persone sofferenti, altri non hanno legiferato e si affidano alle decisioni dei Tribunali.

Francia: è illegale ma il codice penale distingue tra eutanasia attiva ed eutanasia passiva (considerata mancato soccorso). Il Parlamento francese ha approvato nel 2016 la legge Claeys-Leonetti sul fine vita: il testo sancisce il diritto alla sedazione profonda e continua fino alla morte per i malati terminali. La disposizione, però, non consente né l’eutanasia né il suicidio assistito.

Per quanto riguarda il rifiuto a curarsi da parte del paziente, il medico può comunque derogare in caso di emergenza pericolosa per la vita qualora le volontà del paziente risultino evidentemente inadeguate o non conformi alla situazione sanitaria.

Danimarca: Dal 1 ottobre 1992, in caso di malattia incurabile o grave infortunio, i danesi possono fare un testamento medico che i sanitari sono tenuti a rispettare. Si può quindi praticare la variante passiva.

Italia: l’eutanasia attiva è considerata un reato di omicidio intenzionale. Tuttavia, il diritto di rifiutare le cure è riconosciuto dalla Costituzione. Il suicidio assistito è stato legalizzato ma le pratiche restano a carico del paziente.

Germania: l’eutanasia passiva intesa come spegnimento di un macchinario vitale per il paziente non è illegale se il paziente ha dato il consenso. La somministrazione di un farmaco letale è, invece, condannata.

Portogallo: il 19 febbraio 2020 il Parlamento portoghese ha votato a favore della depenalizzazione del suicidio assistito ma la legge è stata impugnata dalla Corte Costituzionale. Per il momento, quindi, il Portogallo autorizza solo la cessazione delle cure.

Ungheria e Repubblica Ceca: i pazienti incurabili possono rifiutare il trattamento.

Slovacchia: eutanasia e suicidio assistito sono inaccettabili ma il personale medico ha la facoltà di alleviare il dolore dei malati terminali e dei moribondi (…) e può rispettare la volontà del paziente.

Ed infine, vediamo quali sono i…

Paesi in cui l’Eutanasia è Severamente Vietata

In Grecia e Romania, l’eutanasia nelle sue varie forme è vietata. Ogni trasgressore rischia una condanna fino a sette anni di reclusione.

In Croazia è punita allo stesso modo dell’omicidio.

In Polonia è punibile da tre mesi a cinque anni di reclusione, ma in casi eccezionali il tribunale può ridurre la pena o addirittura rinunciare all’imposizione.

In Irlanda, la legge non la menziona. Qualsiasi forma di morte assistita o suicidio è illegale e punibile con la reclusione fino a 14 anni.

Analizziamo adesso i costi!

Eutanasia: Quanto Costa

Decidere di sottoporsi all’eutanasia in uno dei Paesi dove questa pratica è legale comporta due tipi di considerazioni. La prima è che sarà impossibile esaudire il desiderio della maggior parte dei pazienti di morire a casa. La seconda, decisamente più pesante, riguarda il costo.

Essa infatti, non è per tutti. In Italia, sebbene sia stato autorizzato il suicidio assistito per casi di particolare gravità, le spese restano a carico dei pazienti. E il costo dell’eutanasia oscilla tra 5 e 7mila euro.

Per sottoporsi alla procedura all’estero, al costo della pratica medica si aggiunge in genere la spesa relativa al trasporto perché la maggior parte dei pazienti non sono autosufficienti e ovviamente non possono viaggiare in autonomia.

I costi, trasporto escluso, dunque, si aggirano tra i 5 mila e gli 11mila euro e pare che la soluzione più economica sia la Svizzera tedesca, anche in considerazione della sua vicinanza e, dunque, di minori distanze da percorrere.

Eutanasia: Come si Pratica

Come si pratica l'eutanasia

Sono 6 le caratteristiche che differenziano la sedazione profonda e continua mantenuta fino alla morte. Vediamo come si pratica l’eutanasia:

  • L’intenzione. Da un lato alleviare le sofferenze (suicidio assistito), dall’altro rispondere alla richiesta di morte del paziente (eutanasia)
  • I mezzi. Il suicidio assistito è un’alterazione profonda della coscienza. L’eurìtanasia è l’atto che causa la morte
  • La procedura. Il suicidio utilizza sedativi, l’eutanasia farmaci in dosi letali
  • Il risultato. La sedazione profonda prosegue fino alla morte per la naturale evoluzione della malattia. L’eutanasia provoca la morte immediata del paziente
  • Temporalità. La morte avviene in un tempo che non può essere previsto, nel caso del suicidio assistito, rapidamente se si effettua l’eutanasia
  • Legislazione. La sedazione profonda è, in Italia, autorizzata dalla legge, l’eutanasia è illegale e considerata come omicidio o avvelenamento

L’eutanasia è definitiva e presuppone l’intervento volontario di un terzo. Può essere eseguita per via orale o endovenosa. Il secondo metodo è, tuttavia, il più utilizzato. Dopo aver somministrato al paziente un particolare psicotropo per sedarlo, inducendolo a ridurre le capacità di vigilanza, gli viene iniettato un paralizzatore neuromuscolare al fine di provocarne l’arresto respiratorio e di conseguenza la morte, che deve essere certificata da un medico.

In Belgio, il tempo che intercorre tra la somministrazione del farmaco letale e la morte varia da persona a personama generalmente è compreso tra 30 minuti e 3 ore. La sedazione profonda può portare alla morte tra le 48 ore e gli 8 giorni, a seconda dell’evoluzione naturale della persona sedata.

Quando si può richiedere l’eutanasia? Continua a leggere!

Eutanasia: Quando si Può Richiedere

Può essere eseguita sia su un paziente cosciente che ne abbia fatto richiesta sia su un paziente irreversibilmente incosciente che abbia scritto una dichiarazione.
Nei Paesi dove è legale, il paziente che voglia sottoporsi a questa pratica deve:

  • essere maggiorenne
  • essere cosciente e capace di esprimere la propria volontà
  • trovarsi in una situazione medica disperata
  • denunciare insopportabili sofferenze derivanti da una condizione accidentale o patologica grave o incurabile

La richiesta può essere formulata direttamente dal paziente in forma scritta nel momento in cui le condizioni peggiorano irreversibilmente o anche precedentemente, tramite una dichiarazione anticipata ovvero una sorta di testamento morale.

Di fronte a un paziente privo di sensi e incapace di esprimere la sua richiesta e che si trovi in ​​una situazione in cui l’eutanasia potrebbe essere applicata, il medico può chiedere l’autorizzazione ai parenti.