Lo scorso 17 maggio si è celebrata la Giornata Internazionale contro transfobia ed omofobia: l’Italia nella classifica tra gli stati all’avanguardia in questo ambito è al 34esimo posto, su 49 stati, nella gestione dei diritti Lgbt.
I cambiamenti però ci sono ed iniziano con un’iniziativa unica nel nostro paese: un Protocollo operativo comune tra le associazioni Lgbt, l’università e le istituzioni comunali, con ben 88 azioni per combattere i pregiudizi.
Il risultato sono azioni concrete, tra cui le toilette neutre, cioè accessibili a tutti, senza distinzioni di genere: tutto ciò accade a Reggio Emilia, che è anche il primo Comune Italiano ad aver celebrato le unioni civili tra persone di uno stesso sesso.
Oltre a questo, le iniziative sono tante, come l’uso di modulistica negli asili nido che tenga conto dell’esistenza di famiglie omogenitoriali, cioè con due mamme o due papà; non solo, anche l’uso di un linguaggio rispettoso dell’orientamento sessuale ed anche dell’identità di genere.
Per esempio il comune e l’Asl hanno adottato la misura dell’ “Alias” per agevolare i dipendenti in transizione di genere.
Questa è sicuramente la base per una rivoluzione epocale, che riguarda tutti, alla ricerca di un cambiamento culturale supportato dall’informazione ed il rispetto tra tutti gli esseri umani.
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