Lo rivela una ricerca esposta al 43esimo Congresso Internazionale di Andrologia (Bari, 23-25 maggio 2019) organizzato dalla SIA (Società Italiana di Andrologia).
Secondo lo studio, la salute degli spermatozoi aumenta se, nel programma alimentare quotidiano, si introduce una percentuale significativa di frutta e verdura.
Queste hanno un alto potere antiossidante, che contrasta il processo fisiologico di ossidazione, che nuoce alla salute degli spermatozoi.
La ricerca ha analizzato un campione di uomini che, per due mesi, hanno introdotto, nella loro dieta, una percentuale significativa di frutta e vegetali, soprattutto in foglia. Un fattore di rischio era costituito anche dal fatto che i pazienti erano in sovrappeso; è stato loro assegnato, perciò, un regime alimentare con un apporto calorico non superiore alle 1500 calorie.
La dieta ha anche previsto un rapporto di proteine del 25% e carboidrati con indice glicemico particolarmente ridotto. Per quanto riguarda le verdure, si è prestata attenzione all’introduzione di quelle che contenessero la percentuale maggiore di vitamine C, E, betacarotene, acido folico e zinco.
Ogni 300 grammi di frutta e verdura, gli antiossidanti erano presenti per 1000 mg.
Un primo risultato, dopo due mesi, ha visto il movimento degli spermatozoi incrementato dal dieci al venticinque percento.
L’effetto sulla potenziale fertilità di questa dieta si è rivelato crescente nel tempo, in quanto dopo due mesi, la motilità degli spermatozoi non solo è aumentata in maniera progressiva, ma si sono registrati picchi della loro attività, in cui si è potuto anche constatare il loro percorso rettilineo.