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Controllare ossessivamente il partner: quanto è nocivo?

Gelosia ossessiva nei confronti del partner: spionaggio compulsivo per mancanza di fiducia o per il timore che qualcosa sfugga al nostro controllo?

E’ inutile nasconderlo: tutti, almeno una volta nella vita, hanno frugato nelle tasche o nell’aiuto del partner, o approfittando di un momento di distrazione, hanno letto gli ultimi messaggini ricevuti, cercando il corpo di un reato…spesso solo immaginato.

Le cause per le quali si spia il partner sono varie, spesso si ha un sospetto reale di un tradimento, per cui controllare il cellulare, la borsa o gli estratti conto, può essere molto utile per scoprire una doppia vita. Ma nella maggior parte dei casi si tratta di forte insicurezza che riempie di sfiducia, dubbio e paura, che diventano incontrollabili al punto da soggiogare completamente l’altra parte, pur di conoscere ogni suo movimento. 

Spesso chi vive questa problematica con il partner, la riversa anche sui figli, rendendo loro la vita impossibile. La smania di conoscere ogni persona con cui entra in contatto, con cui parla o interagisce a lavoro, in palestra e anche nel proprio condominio, diventa così asfissiante che alla fine il rapporto fallisce, senza possibilità di recupero.

Quando uno dei due comprende che si trova di fronte ad un vero e proprio disturbo del comportamento, è necessario correre ai ripari, facendosi aiutare da un terapista di coppia o anche da uno psicologo, per iniziare un percorso personale di guarigione. 

Insicurezza innata, un passato difficile mai superato, traumi dall’infanzia dovuti all’abbandono o a tradimenti subiti, esperienze di anaffettività da parte dei genitori, sono le cause che possono scatenare questo bisogno di controllo così distruttivo, che necessita, dunque, dell’aiuto esterno di un professionista. 

Nella maggior parte dei casi non si trovano partner disposti a subire, per lunghi periodi, questa situazione: nella migliore delle ipotesi si tollera la gelosia solo nel primo periodo della relazione, quando si vivono i primi entusiasmi, ma pian piano la condizione di coppia peggiora fino a sentirsi esasperati e a preferire la fuga. 

Cosa pensa la legge?

Sappiamo che spiare costituisce un reato specifico, chiamato violazione della privacy. 

Nel caso in cui si vogliano produrre, come mezzi di prova in sede di tribunale, messaggi, video elaborati con il cellulare o addirittura telefonate registrate, per legge non sono utilizzabili.

Ma oltre la questione legale, riteniamo che un rapporto di coppia vada vissuto nella piena libertà, senza obblighi o costrizioni, ma nel rispetto dell’altro e nella trasparenza del rapporto. Far vivere al proprio partner l’incubo di sentirsi sempre controllato, lo porterebbe, anche quando normalmente non lo farebbe, a mentire e a nascondersi anche in situazioni in cui non c’è nulla di male, per il timore di innescare rabbia e gelosia. 

E allora, viva l’amore ma con libertà!

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