Il regolare esercizio di attività fisica, soprattutto prima dei 25 anni, sembrerebbe ridurre del 30% i problemi futuri alla prostata, e del 20% lo sviluppo di patologie come la disfunzione erettile.
Lo studio oggetto dalla terza edizione della campagna denominata #Controllati2019, ad opera della SIU (Società Italiana di Urologia), evidenzia come una vita sedentaria dei maschi, sin da giovani, influisca in modo negativo sul benessere della prostata.
Invece, l’attività fisica, specie se praticata regolarmente nel corso degli anni, è in grado di ridurre fino al 30% il rischio di sviluppare patologie urologiche, quali l’ingrossamento della prostata (che tecnicamente si chiama iperplasia prostatica benigna, o Ips).
La ricerca, resa nota di recente, ha anche evidenziato come il sovrappeso e l’obesità siano fattori aggravanti dello sviluppo dell’Ips.
Lo stesso vale per la disfunzione erettile, che può essere ridotta fino al 20%, nel caso in cui venga praticata un’attività fisica con regolarità, cominciando prima dei 25 anni di età. Il benessere generato da uno stile di vita sano, infatti, riduce il rischio di problemi cardiovascolari, cui la disfunzione erettile è in parte riconducibile.
E tu, che rapporto hai con lo sport?