E’ un tabù che deve essere urlato e sviscerato senza mezzi termini: il porno presenta una figura della donna sottomessa all’uomo, puro oggetto volto alla realizzazione del desiderio maschile.
Ecco perché quando i ragazzi adolescenti, che rappresentano più dell’80% degli spettatori, si approcciano per la prima volta ad una donna, hanno difficoltà a relazionarsi con essa, anche solo sessualmente.
Lo scontro tra video hot e realtà, tuona e riecheggia nell’aria ed è uno shock scoprire che sessualmente le donne non vivono in funzione dell’uomo e non sono riducibili a puro scopo sessuale, perché anche loro hanno degli stimoli ed impulsi a cui desiderano abbandonarsi.
Una realizzazione che dovrebbe essere naturale, eppure questo gap tra mercato pornografico e vita reale è così disturbante che gli studi rivelano come questo stia progressivamente ritardando i rapporti con il sesso femminile.
Un dato allarmante a cui dovrebbe seguire un’educazione sessuale e all’affettività più mirata nelle scuole e nelle famiglie, per costruire una comunità basata su relazioni concrete e di rispetto reciproco.