Oggi, il concetto di famiglia tradizionale si sta evolvendo, per varie ragioni.
Vi sono ad esempio casi in cui dei neo genitori si rifiutano da fare da madre e da padre al proprio bambino, perché magari affetto da qualche malattia. Ed è proprio questo il caso di due genitori che hanno abbandonato il proprio figlio, affetto da tetraparesi spastica, a pochi mesi dalla nascita.
Il bambino fu successivamente posto nello stato di adozione, e fu quindi preso in custodia da un’infermiera di 62 anni, nonostante quest’ultima fosse single e avesse un’età avanzata. Quando i due genitori biologici ebbero un ripensamento e si presentarono dinanzi alla Corte di Cassazione, quest’ultima rigettò la loro richiesta, lasciando la tutela all’infermiera.
La donna in questione, nonostante sia single, è stata comunque in grado di mantenere alto il benessere del minore: è infatti quest’ultima l’unica condizione posta dalla legge dei paesi che autorizzano l’adozione monoparentale.
In Italia purtroppo, l’adozione “speciale” non è ancora legalizzata, se non in casi rarissimi: tali adozioni vengono infatti tutelate dall’articolo 44 della legge italiana. Nel particolare, la legge che ha tutelato, e che tutt’ora tutela le adozioni, è la 184 del 1983.
In seguito a tale avvenimento però, a partire dal Giugno 2019, l’ordinanza 17100 ha cercato di far leva sulle adozioni monoparentali e, nel particolare, sul benessere di quei bambini che devono essere adottati e hanno minori chance a causa di queste limitazioni legislative.
Sei d’accordo con le adozioni monoparentali?