Fino a svariati decenni fa, il termine convivenza veniva associato solamente a quelle coppie che avevano avuto una relazione clandestina o a uomini e donne dai facili costumi, che non si ritenevano consoni al matrimonio.
Oggi, invece, la convivenza è divenuta la scelta più gettonata, mettendo in ombra quello che veniva definito come il sacro vincolo del matrimonio, obbligatorio specialmente per le donne in generale, e ancor di più per quelle rimaste incinte.
La convivenza coinvolge maggiormente le giovani coppie, non ancora pronte al passaggio sacro del matrimonio o comunque che prediligono la libertà e la possibilità di concludere un rapporto sentimentale senza coinvolgere avvocati e affrontare procedimenti lunghi e dannosi.
Questa tendenza registra, però, una diminuzione di convivenza tra gli ultra quarantenni, che conoscono bene cosa significa sposarsi e decidono di sperimentare i vantaggi della convivenza prima di effettuare il grande passo.
In entrambi i casi, però, il matrimonio rappresenta la scelta che va fatta solo se si è certi al 100% dei propri sentimenti e se si vuole dare una svolta risolutiva alla propria vita sentimentale: sei d’accordo?