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Moglie e figlia costrette a prostituirsi per pochi euro

Un uomo calabrese è stato reputato colpevole di aver fatto prostituire la moglie e la figlia in cambio di una quota irrisoria: secondo gli inquirenti è una storia orrenda

Il fatto è accaduto a Cosenza, dove l’uomo, apparentemente un marito fedele e un padre affettuoso, si è rivelato brutale, agendo senza alcun pudore nei confronti delle due donne.

L’uomo è stato fermato dalla polizia con l’accusa di aver costretto le due donne a prostituirsi per una decina di euro.

Secondo gli inquirenti che hanno fermato anche il figlio complice, la vicenda sarebbe andata oltre ogni orrore. Si apprende infatti non solo che le due donne erano costrette ad intrattenere chiunque in cambio di pochi soldi, ma che la moglie era invalida.

Mario Spagnuolo, procuratore presso il Tribunale di Cosenza, ha puntato il dito contro i servizi sociali della città, colpevoli a suo dire di non aver vigliato abbastanza su questa situazione che poi nei fatti si è trasformata in un orrendo crimine.

Le tariffe degli orrori potevano arrivare ad un massimo di 10 euro, e stando alle prime ricostruzioni, le due donne non potevano fermarsi nemmeno se si sentivano male o avevano bisogno di mangiare. Insulti, minacce e percosse accompagnavano ogni tentativo di sottrarsi alla furia di chi doveva proteggerle.

Per fortuna, questa volta, la storia ha avuto un lieto fine: le due donne sono state liberate dalla brutalità dei due uomini di famiglia. Ma sono ancora molti i casi in cui non si riesce a reagire alla violenza.

Eccezione questa che dovrebbe diventare una regola!