A dare una spiegazione è stato il sociologo e psicologo polacco Zygmund Bauman, che ha effettuato un’analisi secca e centrata delle relazioni moderne, considerandole più liquide rispetto alle vecchie e classiche relazioni, destinate a durare per tutta la vita.
Secondo il filosofo, infatti, il problema delle relazioni di coppia oggi è dato dal non sapersi rendere conto che, mentre le emozioni passano, i sentimenti, per durare, vanno coltivati con costanza.
La società moderna ci espone a continue tentazioni che mettono sotto esame i sentimenti e la fedeltà stessa. La necessità di essere amati è molto forte eppure siamo perennemente dilaniati dall’insoddisfazione di non avere abbastanza e dal sentirci divisi tra il desiderio di forti emozioni e la paura di legarci a qualcuno.
La domanda è: “Siamo destinati a vivere esclusivamente relazioni consumistiche con la data di scadenza?” E la risposta è: “No”, perché siamo noi a decidere.
Secondo Bauman, il moderno amore è liquido ed ben pensare che “non è un oggetto preconfezionato e pronto all’uso”.
La società programma ogni soggetto e lo spinge ad usare le cose e gettarle via e a pensare che questo pensiero valga anche per le persone e le relazioni d’amore. Il mercato percepisce il famelico bisogno d’amore e ci fa credere che sia possibile averlo “a basso costo”: ma non è così.
Come ha fatto notare Bauman, l’amore richiede sacrificio, tempo ed energie; e come consiglia egli stesso è opportuno coltivarlo, magari entrando in un negozio e comprando un regalo per l’altra persona; anche se fa parte del consumismo e di certo, da solo non ha alcuna ragione di esistere.
È più utile, quindi, ascoltare la persona che si ha di fronte, a volte mettersi in secondo piano per andare incontro ai suoi desideri e ai suoi sogni.
Ed è fondamentale sostenerla nei momenti difficili, perché l’amore è una fabbrica che lavora senza mai fermarsi, ogni giorno e ad ogni ora. Non è così?