Stando a quanto riporta l’Organizzazione Mondiale Sanità, l’emergenza legata al Coronavirus ha portato una segnalazione relativa all’aumento delle ansie e paure delle persone.
Questo perché i sistemi di salute nei vari Paesi non erano stati progettati per trattare in modo adeguato una crisi mentale ancor prima che fisica.
E se da una parte molte persone nel mondo si sono adattate al cambiamento, nella fase 2 c’è chi soffre la propria situazione economica o chi piange per aver perso amici o parenti a causa del virus.
E sono soprattutto questi i soggetti che hanno bisogno di supporto e che secondo l’OMS sarebbero maggiormente a rischio di crisi mentale.
Per evitare che i loro problemi possano colpire sempre più persone, bisogna quindi mettere a punto dei sistemi terapeutici personalizzati e prendere in considerazione soprattutto quei comportamenti drastici come l’assunzione di alcool, l’uso di droghe oppure la pratica del gioco d’azzardo.
Per l’Organizzazion Mondiale della Salute queste abitudini non forniscono alcun sollievo alla persona, ma contribuiscono ad aumentare ulteriormente il suo grado di stress e provocare atteggiamenti violenti o situazioni di panico.
L’allarme mondiale è scattato infatti soprattutto in seguito all’aumento dei casi di violenza domestica, il cui tasso ha subito un’impennata proprio a causa della quarantena forzata, generando direttamente crisi familiari e compromettendo la salute mentale di chi ne era coinvolto.
Si spera ora che con l’arrivo dell’Estate e con la riduzione dei contagi si possa ritormnare a sorridere.