Esistono numerosi studi, anche recenti, riguardo alle conseguenze che può avere in età adulta un forte attaccamento alla figura genitoriale.
Gli esperti si sono chiesti infatti se l’essere attaccati ad uno o ad entrambi i genitori in che misura può rivelarsi una fonte di guai nelle future relazioni e quanto sia possibile condividere l’amore suddividendolo tra i genitori e il proprio partner.
A tal proposito, lo psicologo britannico John Bowlby ha sostenuto che il forte legame ad un genitore è una predisposizione biologica ed innata e che avviene manifestando una continua ricerca di contatto fisico con la figura genitoriale e un senso d’ansia quando si è lontani da quest’ultima.
Esistono quattro tipi di attaccamento che potranno influire positivamente o negativamente sulle relazioni sentimentali e che corrispondono ad un attaccamento sicuro, un attaccamento insicuro ambivalente; attaccamento insicuro ed evitante; attaccamento disorganizzato.
Recentemente un’ulteriore indagine è stata condotta su circa 296 partecipanti di età compresa tra i 19 e 29 anni, che sono stati sottoposti a dei questionari inerenti la qualità della relazione con i propri genitori e finalizzati alla scoperta delle attitudini di ogni soggetto verso l’amore.
Dai risultati è emerso che le donne sono attaccate ad entrambi i genitori, ma anche che hanno una migliore comunicazione (anche emotiva) con le proprie madri. Mentre è risultato che gli uomini hanno un atteggiamento giocoso nei confronti dell’amore, assumendo spesso atteggiamenti spensierati o rilassati.
Infine è stato rilevato che una buona relazione d’attaccamento sicuro, caratterizzata da un sentimento di sicurezza e fiducia con le figure genitoriali, gioverà alla propria relazione sentimentale.
Non è detto però che, chi si trova a vivere un attaccamento diverso da quello sicuro, sia costretto a restare infelice per sempre. C’è sempre tempo e modo per migliorare se stessi e i propri legami affettivi.