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Matrimoni bianchi: qual è la vera causa?

I matrimoni bianchi sono le relazioni non consumate dalla coppia, la cui causa può essere rintracciata in un disagio o a livello fisico o o mentale: ecco qual è

Paure, ansia e stress possono generare quei blocchi fisici che influiscono direttamente sulla relazione e che creano delle notevoli crisi di coppia.

Uno dei blocchi deleteri per il rapporto sentimentale è rappresentato dal vaginismo, un disagio sia fisico che mentale di cui soffre la donna che rifiuta i rapporti intimi.

La donna che soffre di vaginismo conduce spesso un esistenza a sè, nella quale prolungando la sua verginità, sogna il matrimonio perfetto al quale giungere ancora pura. Avrà il suo primo rapporto con l’uomo della sua vita, il quale, quasi sempre è una proiezione di se stessa; ancora vergine, anche l’uomo ha atteso la donna fino al fatidico giorno con gli stessi timori vissuti da lei.

Per questo motivo il vaginismo è una delle principali cause dei matrimoni bianchi, quelli non consumati perché la donna vagismica teme il dolore della penetrazione, ma solo a livello mentale, perché in realtà si ferma molto prima durante il rapporto. Lei vive uno spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno delle vagina e la contrazione vieterebbe l’ipotetica penetrazione.

Le vere cause del blocco fisico sono di natura psicologica: la donna infatti è spesso in conflitto con il suo corpo che ritiene non attraente e inadeguato alla procreazione. Ma anche fattori socio-culturali influiscono sulla sua paura, come una madre pressante e manipolativa irrisolta, l’educazione religiosa troppo severa e l’assenza dell’educazione affettiva.

La psicologa Valeria Randone rincuora assicurando che cura esiste e si chiama terapia-psico-sessuologica di coppia, la quale mira a far maturare la consapevolezza emotiva e del corpo tale da far superare ritardi procreativi, blocchi e paure.