È stata aggiornata da poco la notizia sulla situazione dei farmaci necessari per il processo di femminilizzazione o virilizzazione della popolazione transgender.
Secondo quanto diffuso dalla stessa AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), questi medicinali sono ora offerti in modo totalmente gratuito a chi ne manifesti l’esigenza e saranno a carico del sistema sanitario nazionale (SSN), così come lo sarà anche la spesa per il processo di cambio di sesso.
Ciò è stato possibile, perché questi prodotti rientrano a far parte dei farmaci di classe H, ossia quelle medicine considerate erogabili, gratuitamente, nelle farmacie ospedaliere previa “diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata”.
Si tratta di un grande passo a livello assistenziale in quanto chi fino a questo momento voleva seguire una terapia ormonale per la transizione di genere doveva farlo completamente a spese proprie, sostenendo un’uscita economica piuttosto sostanziosa.
Ora finalmente anche il transgender che vuole vestire nuovi panni potrà ritrovare il proprio equilibrio sessuale – e psichico – avendo accesso aperto alla terapia medicinale.
Purtroppo non ancora tutte le regioni si sono attrezzate per poter effettuare in modo puntuale e corretto le diagnosi, ma chi ne ha bisogno può spostarsi nei centri già operativi per accelerare la propria pratica.